Roberto Biselli trasporta il pubblico in un viaggio immaginifico
TodiOff, la rassegna di teatro “off” della 38ª edizione del Festival, ha inaugurato il suo programma al Teatro Nido dell’Aquila con la rappresentazione di Baclaman: Rimedi e miracoli.
Questa pièce, ideata e diretta da Roberto Biselli, Direttore artistico dell’Associazione Teatro di Sacco e del Todi Off, è stata presentata come una sorta di prova generale di un lavoro ancora in evoluzione, che, come ha dichiarato lo stesso Biselli, sarà completato nel 2025.
Lo spettacolo trae ispirazione dalla fascinazione che Biselli ha provato dopo aver letto il racconto del premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, Blacaman el bueno, vendedor de milagros.
La storia, narrata sia nel libro quanto nella versione teatrale, racconta le vicende di Blacaman, il cui vero nome era Pietro Aversa, originario di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Conosciuto come “u- zingaru”, si dice che fuggì dalla sua città per sfuggire alla guardia di finanza, trovando rifugio in America Latina, prima in Venezuela e poi in Colombia. Altri sostengono invece che si unì a un circo di passaggio, iniziando come tuttofare e diventando poi un abile escapologo. In breve tempo, Blacaman divenne un maestro delle arti della prestidigitazione e del fachirismo, specializzandosi infine nell’ipnosi sugli animali, con uno stile fortemente influenzato dalla cultura indiana.
Uno dei suoi numeri più celebri e impressionanti era la sepoltura, durante la quale sfidava la morte per asfissia. Si esibiva nelle plazas de toros, facendosi seppellire fino al termine delle esibizioni dei toreri, per poi riemergere vivo e vegeto. Verso la metà degli anni ’20, tornò in Europa, dove girò molte capitali, riscuotendo un grande successo e diventando un fenomeno paragonabile a Houdini per le sue straordinarie imprese. Blacaman apparve anche in un film a Hollywood, interpretando sé stesso nel 1939 nel film You Can’t Cheat an Honest Man.
Il personaggio di Blacaman è circondato da un’aura di mistero, e persino sulla sua morte ci sono diverse versioni: alcune lo vogliono scomparso nel 1949, altre nel 1956 a Caracas.
Tornando allo spettacolo, va riconosciuta a Biselli una straordinaria maestria nella narrazione, accompagnata da una prossemica perfettamente sincronizzata con i diversi momenti del racconto orale. Lo spettacolo potrebbe essere definito, a pieno titolo, un’opera di narrazione pura. In alcuni momenti, la bravura narrativa di Biselli è tale da trasportare il pubblico in una dimensione “altra”, tanto che si potrebbe seguirlo a occhi chiusi immaginando tutto il mondo e le sensazioni da lui narrate, specialmente nei passaggi riguardanti il porto, la miracolosa mistura e la calca dei paesani. Biselli rompendo la “quarta parete” si rivolge direttamente agli spettatori, esortandoli a partecipare attivamente al gioco teatrale.
Lo spettacolo è stato arricchito dalle musiche originali e dalle sonorizzazioni elettroacustiche, rigorosamente dal vivo, di Gianfranco De Franco, che ha eseguito melodie evocative di ambientazioni orientali con richiami alla tradizione mediterranea.+
Il folto pubblico presente in sala ha tributato un lungo e sentito applauso a entrambi gli interpreti della pièce. Non resta che attendere con grande curiosità e alte aspettative il compimento di quest’opera nella sua versione definitiva.
Blacamán – Rimedi e miracoli – Regia e drammaturgia Roberto Biselli – con Roberto Biselli, Gianfranco De Franco – Sonorizzazioni strumentali e elettroniche Gianfranco De Franco – Teatro Nido dell’Aquilla – Todi Festival 2024 – Domenica 25 Agosto
Foto di @Grazia Menna