“Summertime 2024” alla Casa del Jazz fa registrare un nuovo sold out, con il live della primadonna del jazz Dee Dee Bridgewater e il suo “We Exist!” tour
Più di mille persone hanno riempito lo spazio antistante il palco, allestito per la rassegna Summertime, all’interno di Villa Osio; si è andati ben oltre il sold out, ben oltre la capienza massima che gli organizzatori da anni, predispongono per questo evento. Spalti gremiti al limite della capienza avrebbe detto l’indimenticato Sandro Ciotti con il pubblico che ha occupato ogni spazio disponibile: dai muretti di recinzione alle panchine, compresi l’esterno e l’interno dell’area attrezzata per la rassegna. Tutti accorsi a omaggiare e acclamare Dee Dee Bridgewater, la “Signora del jazz” , vincitrice di tre Grammy Award e ambasciatrice FAO.
La Bridgewater, sta girando le piazze d’Italia con il suo tour We Exist dove rivisita i classici del jazz, aprendo in sequenza con The music is the magic, seguito da Speak low e My ship, brani che hanno dato il via alla performance dell’artista di Memphis.
Tra i brani proposti, Mississippi Goddam , omaggio a Nina Simone , la splendida interpretazione di The way we were scritta da Alan Bergman e Marilyn Bergman arrangiata da Marvin Hamlisch, colonna sonora del film Come eravamo interpretata da Barbra Streisand e Robert Redford.
Sul palco l’artista è accompagnata dalla Medit Orchestra nota al pubblico presente per aver accompagnato Chiara Civello nel concerto dello scorso 3 luglio diretta da Angelo Valori e dal suo trio composto da: Carmen Staff al pianoforte, Rosa Brunello al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria,
“WE EXIST!”, il tour che girerà l’Italia è un grido di battaglia, una riflessione su un viaggio in atto, dove rasformando evocativi brani di protesta come Mississippi Goddam, Trying Times e altri, il trio della Bridgewater collega il passato e il presente, mostrando « quanta strada abbiamo fatto e quanta strada dobbiamo ancora fare», per arrivare ad una parità di genere che sia reale e tangibile.
Lo scopo per cui l’artista americana ha creato la propria etichetta, la DDB Records nel 2006 è quello di aiutare le giovani artiste ed aprire la strada alle nuove promesse della musica, evitando loro percorsi tortuosi ed in parte discriminatori, che invece la Bridgewater, come altre note artiste, ha dovuto subire nel corso della sua lunghissima carriera.
Nata in una famiglia di musicisti, si impone nella scena jazz di New York degli anni ’70 con solide radici nella tradizione. La sua prima esperienza professionale è stata nella leggendaria Thad Jones/Mel Louis Big Band. Nel corso degli anni ’70 si è esibita con alcuni dei più grandi musicisti jazz di sempre, tra cui DexterGordon, Dizzy Gillespie, Max Roach e Sonny Rollins; arrivando a incidere venti album, molti dei quali acclamatissimi da pubblico e critica.
Nel 1986 , si trasferisce in Francia e raggiunge la maturazione artistica orientando le sue scelte musicali verso il pop e al rhythm ’n’ blues; torna poi al jazz con Keepin’ Tradition. Nel 1990 è presente al Festival di Sanremo dove interpreta Uomini soli dei Pooh che poi vinsero quell’edizione.
Ha vinto tre Grammy Awards mettendo voce e anima in due progetti legati a Ella Fitzgerald e Billie Holiday, due delle donne che hanno avuto maggiore influenza sulla sua arte: Dear Ella (con il quale vince due Grammy) ed Eleanora Fagan (1915-1959): To Billie With Love From Dee Dee. Di Billie Holiday ha vestito anche i panni in teatro, nel 1986, nel musical Lady Day (West End e Off-Broadway), interpretazione che le è valsa la nomination per il Laurence Olivier Awards (dopo aver già vinto nel 1975 un Tony Award per il suo ruolo di Glinda in The Wiz) e avuto parti di rilievo in spettacoli come Sophisticated Ladies, Black Ballad, Carmen e Cabaret.
Lo spirito che anima i suoi concerti live, emerge anche dalle scelte coraggiose di eseguire brani non facili, che richiedono doti canore cristalline e timbriche importanti: ne è un esempio Spain , eseguita come penultimo brano. Qui le sonorità, le estensioni vocali e la presenza scenica della Bridgewater, emergono dimostrando ancora una volta che “è sempre lei la regina del jazz! “
Dopo quasi due ore di musica, la Bridgewater ha concluso il live con Come Sunday, ricevendo una lunga ovazione da un pubblico incantato dall’eleganza dell’artista, dalla sua voce profonda e potente, dalle sonorità raffinate, dalla verve e soprattutto dalla sua classe cristallina. Un sentito ringraziamento delle quasi due ore di concerto, vero e proprio tributo alla bravura di quest’artista che ha saputo regalare emozioni e applausi a scena aperta.
Dee Dee Bridgewater and her Trio meets Medit Orchestra direttto da Angelo Valori – Casal del Jazz 10 luglio 2024
La scaletta della serata:
The Music is The Magic
Speak Low
My Ship
Blue Monk
The Way We Were
My Favorite Things
The Shadow Of Your Smile
Les Feuilles Mortes
Wholly Earth
Tryin’ Times
Mississippi Goddam
Compared To What
Spain
Come Sunday
Foto di @Grazia Menna