Cannes trepidante per Sorrentino, delusione Cronenberg

Scocca l’ora per “Partenope”, l’attesissimo film di Paolo Sorrentino con tutto il cast in grande spolvero mentre Chiara Mastroianni ci regala uno struggente ritratto del padre con “Marcello mio”

Fuochi d’artificio al Festival del cinema per la folla di turisti in cerca di mare e di cinema che percorrono la celebre Croisette, lo spettacolare lungomare di Cannes mentre oggi si accendono le luci su Partenope, l’unico film italiano in concorso per la Palma d’oro diretto da Paolo Sorrentino e con un cast stellare da: Silvio Orlando a Luisa Ranieri da Gary Oldman a Celeste dalla   Porta,  Stefania Sandrelli (Parthenope adulta), Isabella Ferrari e Peppe Lanzetta, tutti presenti sul red carpet per le foto di rito. 

Paolo Sorrentino a Cannes

Partenope è il decimo film di Sorrentino, un film che il regista definisce: «Un’epica del femminismo senza eroismi abitata dalla passione inesorabile per la libertà e gli imprevedibili volti dell’amore».

Scritto dallo stesso regista, racconta i volti dell’amore, quelli veri, quelli inutili, quelli indicibili e quelli che ti condannano al dolore, ma poi ti fanno ricominciare proprio la dove la giovane Partenope, interpretata dalla milanese Celeste della Porta alla sua prima importante esperienza cinematografica, vive all’inizio la propria spensieratezza nella magica estate caprese.  E senza svelare altro, l’agguato del tempo. «Le giovinezza hanno questo in comune: la brevità». ha detto Sorrentino.

Attorno a Partenope ruota una Napoli in stato di grazia. I napoletani, maschere di vita vera come la commedia della vita, napoletani vissuti, osservati, amati, uomini e donne disillusi e pur vitali anche con le loro derive malinconiche, le tragiche ironie, le impazienze e la perdita della speranza soprattutto quella di poter ridere ancora. Questa Partenope di Sorrentino è memorabile, ordinaria, indefinibile, vicina e lontana, l’unica forse a sopravvivere al tempo che passa. Un gran film!

E Paolo Sorrentino per la settima volta a Cannes dove giusto vent’anni fa venne per la prima volta in concorso con Le conseguenze dell’amore protagonista Tony Servillo, l’anno dopo ancora con L’amico di famiglia e nel 2008 con Il divo con il quale insieme a Gomorra di Garrone furono entrambi premiati. Poi nel 2011 ancora a Cannes con il suo primo film in inglese This must be the place” con Sean Penn nei panni della rock star Cheyenne e poi nel 2013 La grande bellezza che conquistò l’Oscar. A Cannes Sorrentino tornerà ancora con Youth interpretato da Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda, mentre per É stata la mano di Dio nel 2021 sceglie la Mostra del cinema di Venezia dove ha fu premiato con il Leone d’argento mentre il premio Marcello Mastroianni andò all’esordiente Filippo Scotti.

E a proposito di Mastroianni a cento anni dalla nascita il Festival propone in concorso, diretto dal francese Cristophe HonoréMarcello mio interpretato dalla figlia Chiara, nata dalla sua relazione con Catherine Deneuve che in questo film interpreta proprio il padre con una incredibile somiglianza anche nel modo di parlare, camminare e muovere le mani. Brave entrambe, madre e figlia con la quale condivido il ricordo dell’ultima intervista fatta con Marcello già ammalato sulla terrazza del Martinez che non volle mancare al debutto sullo schermo di Chiara nel film di André TéchinéLa mia stagione preferita nel 1993. Nel cast anche Stefania Sandrelli che con Mastroianni condivise il set di Divorzio all’italiana diretto da Germi nel 1961 e Fabrice Luchini

Chiara Mastroianni protagonista di “Marcello mio

Chiudiamo questa cronaca da Cannes scrivendo poche parole sull’atteso film di David Cronenberg presentato ieri sera in concorso e che abbiamo visto solo questa mattina alle otto: The shrouds. Ispirato dalla perdita della moglie del regista e interpretato da Diane KrugerSandrine Holt e Vincent Cassell nei panni di un ricco professionista ossessionato dalla perdita della moglie, che decide attraverso una serie di intrighi di riportarla in vita. Un film deludente non certo degno del pur trasgressivo carnet di Cronenberg.

Foto di copertina: Stefania Sandrelli in primo piano e Celeste della Porta in Partenope

Teatro Roma
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Amanti: in terapia si piange

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