Torinodanza 2024: un calendario ricco di coreografia e ricerca.
Lo scorso 3 maggio 2023, presso la sala Lavazza del Teatro Carignano di Torino, è stato presentato il programma della nuova edizione di Torinodanza, festival realizzato dal Teatro Stabile di Torino che vede alla direzione artistica Anna Cremonini. la programmazione avrà inizio il 12 settembre e continuerà fino al 26 ottobre 2024. Numerosi saranno gli artisti internazionali ospiti del festival, da Emanuel Gat a Sharon Eyal e Gai Behar, per passare anche da Omar Rajeh, Philippe Kratz e Hofesh Shechter. Non mancherà l’attenzione nei confronti degli autori italiani, tra cui Marianna Troise, Ambra Senatore, Cristina Kristal Rizzo e Alessandro Sciarroni.
Come ogni anno, Torinodanza, con il suo fitto calendario di appuntamenti, si prefigge l’obiettivo di rivolgere uno sguardo attento e ragionato non solo sulla danza contemporanea condotta da autori già affermati e riconosciuti, ma anche sulla scena emergente, di cui si possono osservare i tratti in divenire.
Ad aprire l’edizione 2024 sarà il coreografo Emanuel Gat con la prima nazionale italiana di Freedom Sonata, uno spettacolo dove l’autore riprende la classica forma sonata per lavorarci in libertà, pur rimanendo all’interno della riconosciuta struttura composta da tre movimenti. Attraverso la sua creazione, il coreografo rifletterà sul concetto di libertà, accompagnato dalla musica di Beethoven. Un lavoro che riflette sul ruolo che l’arte dovrebbe avere nella società, dove sarà possibile riconoscere la cifra stilistica di un autore che ormai da trent’anni si immerge nel lavoro coreografico.
A seguire, il 15 settembre al Teatro Carignano, Alessandro Sciarroni proporrà al pubblico del festival U (un canto), creazione la cui produzione è sostenuta dalla rete RING (Torinodanza Festival con Bolzano Danza, FOG Triennale Milano e Festival Aperto di Reggio Emilia). Sciarroni, con il suo poliedrico fare artistico, anche in questo lavoro coinvolge artisti appartenenti a differenti discipline. Lo spettacolo costituirà anche il primo momento di incontro con la programmazione di MiTo SettembreMusica.
La sinergica collaborazione con MiTo continuerà con la presentazione alle Fonderie Limone nelle giornate del 20 e del 21 settembre, della versione teatrale del ormai quattrocentesco brano barocco di Claudio Monteverdi Il combattimento di Tancredi e Clorinda, di cui ha curato le coreografie Philippe Kratz, mentre la regia è stata condotta Fabio Cherstich.
Marco da Silva Ferreira porterà in scena Carcaça, una coreografia dove l’autore mette in dialogo balli popolari del suo territorio con la danza urbana, per poter indagare gli aspetti che stanno alla base di una comunità, quali memoria, identità collettiva e patrimonio culturale inteso in senso lato.
Attesissima la presenza di Sharon Eyal, che non poteva di certo mancare al Torinodanza Festival, che in questa edizione presenterà Into the Hairy. Altrettanto attesi il libanese Omar Rajeh, l’israeliano ma residente a Londra Hofesh Shechter e il greco Euripides Laskaridis. Rajeh, con Beytna, intende intessere, sulle tavole del palcoscenico mediante la coreografia, le dinamiche di una comunità che si compone non soltanto dei danzatori, ma anche e soprattutto del pubblico. Hofesh Shechter, icona oramai ampiamente consacrata della danza contemporanea internazionale, debutterà in prima nazionale con Theatre of Dreams, spettacolo coprodotto dal festival. Un viaggio tra desiderio, paure, speranze ed emozioni, dove il subconscio e la fantasia si inscrivono nel contesto reale. Alonzo King, in prima italiana, presenterà Deep River, una coreografia composta da un linguaggio estremamente contemporaneo, dove non mancano i rimandi alle radici della danza accademica.
Ambra Senatore, eccellente voce della coreografia italiana ampiamente apprezzata e amata all’estero, sarà presente con “In comune”, un pezzo dove dodici performer sulle note originali composte da Jonathan Seilman rifletteranno sui rapporti tra collettivo e individuale.
Non potevano certamente mancare il talento e l’appassionata ricerca verso nuovi orizzonti di movimento che Cristina Kristal Rizzo conduce ormai in maniera consapevole e impegnata da differenti anni. L’artista con Monumentum Da si dedica alla performer sorda Diana Ansaldo e tramite una coreografia che fa anche uso del linguaggio LIS traccia un racconto visivo attraversando memorie e monumenti di un corpo politico, andando incontro a nuovi slanci esperienziali.
A chiudere questa edizione, Michele Di Stefano con Piscina Mirabilis, alle Fonderie Limone di Moncalieri.
Non mancherà anche quest’anno la collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi, diretto da Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti, con cui Torinodanza, nelle date del 12 e 13 ottobre, presso il Teatro Astra, programma La luz de un lago, una creazione di El Conde de Torrefiel.
Tra le altre collaborazioni, quella con il Museo Nazionale del Cinema che, in occasione del debutto di “Theatre of Dreams”, proietterà, nell’unica giornata del 20 ottobre al Cinema Massimo, Political Mother: The Final Cut, Lights, Camera, … Clowns!, Return e infine La vita è una danza.