Le opere dell’artista Emanuele India in mostra per raccontarne il Verticismo Aureo
Dal 23 Dicembre al 31 di gennaio le opere dell’artista palermitano Emanuele India sono esposte presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo. La mostra dal titolo Verticalismo Aureo rappresenta un’ esperienza che va oltre la semplice materia artistica. – racconta Francesco Paolo Scarpinato, Assessore regionale dei Beni culturali e Della Identità siciliana – introducendo una dimensione soprattutto spirituale.
La Mostra parte dall’ omonimo progetto, finanziato dall’Assessorato dei Beni culturali e dell’ Identità siciliana è promosso dal Centro Regionale per la Progettazione ed il Restauro che prevede una serie di laboratori mirati al recupero delle arti manuali applicate al patrimonio culturale relativamente ai Beni Bibliografici, un patrimonio prezioso da trasmettere alle nuove generazioni. La legatoria d’ Arte è il punto di partenza tecnico e storico di cui si avvale oggi l’ artista con le opere presenti in Mostra. Emanuele India quale detentore della conoscenza di questa antica Arte, è inscritto nel Registro Eredita’ Immateriali di Sicilia (REIS). La presentazione dei laboratori avrà luogo in concomitanza della mostra.
Il lavoro dell’artista nasce dal restauro del libro antico, detentore della conoscenza e delle abilità tecniche necessarie per la produzione della Legatoria D’Arte, ha trasformato questa pratica legandola alla sua arte. La rilegatoria d’arte si era persa già alla fine del Seicento, nel Settecento il libro era già industriale. È una pratica che consente la trasmissione dei mestieri antichi, dei cosiddetti bottegai. Questo è uno tra i motivi per il quale Emanuele India non è solo un artista ma è anche un artigiano, attraverso le sue opere ci rendiamo conto che come non si sia, per fortuna, perso del tutto un mestiere che sa di tradizione ma al contempo, grazie alla sua sensibilità, riesce ad essere contemporaneo.
“C’è sempre qualche cosa da aggiungere, – racconta il Maestro India – ed è proprio nella visione del divenire che si compie quella ricerca, qualcosa che non è più statico“
Quando si osservano le opere dell’artista si viene colti da un irrefrenabile senso di movimento, all’interno del quale l’occhio viene guidato dalla trama della pittura. Non ci si perde mai e si viene sedotti dalla trama del manufatto, come in “Dancing on the Water”. Le opere sia per la loro trama che per l’uso del colore richiamano alla memoria le opere di Gustav Klimt, o ancora dei Futuristi Balla – Boccioni per la dinamicità ed il movimento. Sono presenti alcuni richiami con l’astrattismo geometrico, data la disposizione dei punti disposti secondo un ordine ben definito, fin ad arrivare al mondo islamico nella stilizzazione del tratto e delle forme.
Se puntiamo una fonte luminosa su alcune opere, in particolare Notte Stellata, l’osservatore potrà finalmente cogliere il movimento che se ne cela dietro. L’effetto che si genera, attraverso la commistione luce pittura, è sorprendente. Possiamo persino vedere il colore vibrare. Per sua natura intrinseca l’elemento cromatico emette una data rifrazione, a partire da Caravaggio gli artisti si sono sempre confrontati con la luce e con le ombre. Emanuele India è dunque riuscito a creare opere che oltrepassano la superficie bidimensionale del colore e attraverso la rifrazione della luce tendono ad una dimensione ultraterrena.
Un ulteriore riferimento è d’obbligo: la successione di Fibonacci anche detta successione aurea. Una data forma crea la successiva e nella loro maniacale perfezione le opere diventano quasi ripetizioni naturali di una trama che l’artista ha voluto rendere attraverso colori, textures e materiali. Il cuoio inciso e punzonato a caldo, la tavola lignea in ageminatura, l’oro zecchino e infine la pittura ad olio sono in perfetto equilibrio tra di loro, come lo è anche lo spazio del museo che dialoga a sua volta con queste preziosissime opere, che riescono a creare nello spettatore una sorta di ipnosi materica.
L’uomo è parte di un universo mosso da forze centripete, uguali e contrarie, che cercano di spostare verso il centro ogni energia, positiva e negativa. Anche in natura le forme si relazionano continuamente con il loro centro, che per concezione storica corrisponde al divino, Alfa l’ inizio di ogni cosa e omega la fine. L’uomo ha da sempre cercato di avvicinarsi al divino, così ha cominciato a rappresentarlo attraverso l’arte, che è la forma più pura d’amore. Osservando la natura l’uomo ha compreso inoltre che, come per l’universo, anche le forme naturali si relazionano continuamente con il loro punto d’equilibrio, il loro centro. La natura non è altro che una ripetizione di sequenze, proprio perché l’uomo è parte di un tutto si trova costantemente alla ricerca di se stesso, del proprio punto di equilibrio. Attraverso l’arte l’uomo cerca di rappresentarsi e di ritrovarsi rischiando, come nella sequenza di fibonacci, di ritornare sempre a se stesso, uguale e mai differente. L’arte può essere generativa, di contenuti, di sensibilità o di forme, nelle opere di Emanuele India ci sono tutte… e molto altro.
Un ringraziamento particolare va alla Dott.ssa Alessandra De Caro, Architetto e Direttore del Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro e per le Scienze Naturali ed applicate ai Beni Culturali e Francesca Mezzatesta, Critico e storico d’arte e dello spettacolo, che hanno accolto i visitatori all’interno del percorso del Museo Internazionale Antonio Pasqualino, illustrando la storia di questo progetto e consentendo di incontrare il Maestro Emanuele India, il quale ha illustrato, passo dopo passo e con estrema accuratezza, ogni singola opera. Frutto di un lavoro constante e meticoloso, quest’ evento riesce ad aggiungere valore allo spazio che lo accoglie, le opere sono in perfetto dialogo tra di loro e in maniera quasi inaspettata con lo spettatore.
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Verticalismo Aureo, di Emanuele India – Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Palermo – dal 23 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024
Foto di copertina: Rosso Corallo – Emanuele India