Torna “Rumori fuori scena” al Vittoria: Apologia del buon umore e del teatro che vorremmo sempre vedere
Diretto nel 1992 niente meno che da Peter Bogdanovich e interpretato fra gli altri da star come Michael Caine, Carol Burnett, Nicolette Sheridan, John Ritter e Cristopher Reeve, dopo l’enorme successo sui palcoscenici di mezzo mondo, Rumori fuori scena, la celebre commedia scritta da Michael Frayn debuttò con successo anche al cinema considerando che la prima rappresentazione dello spettacolo avvenne invece al Lyric Theatre di Londra nel 1982 e che in Italia approdò nel 1983 al teatro Flaiano di Roma grazie al raffinato fiuto artistico del regista Attilio Corsini che si assicurò i diritti con la Compagnia Attori e Tecnici da lui diretta.
Accolto positivamente e all’unanimità dalla critica e dal pubblico, Rumori fuori scena è un ensemble divertente di trovate sceniche e dialoghi serrati, ironico e spassoso, tanto che la stampa specializzata e non solo si continua a chiedere «Come mai le sorti di uno spettacolo dipende dalle sardine? Perché tutto inizia con un piatto di sardine che non deve essere portato via dalla scena prima del previsto la sera prima dello spettacolo. Il regista confuso in sala con il pubblico, sbraita con gli attori convinti di prendere parte alle prove generali, fra battute e movimenti sbagliati e quel piatto di sardine “governato” dalla bravissima protagonista Viviana Toniolo, vola di mano in mano” fra le risate e gli applausi del pubblico, portatore sano di una comicità tutta da godere.
Un modo felice e soprattutto intelligente di passare a teatro le feste natalizie perché Rumori fuori scena, festeggia quest’anno i 40 anni dalla sua prima messa in scena, mantenendo la regia originale di Attilio Corsini, che per questo ricevette il plauso personale di Frayne prima e di Bogdanovich poi, ospite della Compagnia alla prima italiana. Nulla è cambiato in questi 40 anni: Stessa scenografia, stessi costumi, stesso ritmo (infernale), stesse geometrie, stessi attori, compresi i tanti protagonisti delle varie edizioni che si sono succeduti nell’arco di quattro decadi (Livia Bonifazi, Gerolamo Alchieri, Massimiliano Franciosa, Roberto Della Casa, tra i tanti intervenuti) e che alla fine dello spettacolo sono saliti sul palco per unirsi con i colleghi di oggi (Antonio Conte, Marco Simeoli, Chiara Bonome, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto Stocchi, Chiara David, Virginia Bonacini e Simone Balletti), per un lungo e appassionato applauso al pubblico e soprattutto all’unica attrice che da quarant’anni veste i panni dell’adorabile signora Clakett: Viviana Toniolo!
Il testo diviso in tre atti dove nel primo il pubblico assiste alle prove della sgangherata compagnia, come silenziosi invitati nascosti fra le poltrone a delimitare la quarta parete, nel secondo ecco il dietro le quinte dove si susseguono le caotiche vicende dei nostri eroi e il terzo atto mi taccio volutamente per non sciupare il finale degno di un’impeccabile partitura d’orchestra dove il maestro concertatore (assente giustificato), ha ancora una volta lasciato il segno di uno degli spettacoli più riusciti del nostro teatro, che in un periodo di ripresa, ma sempre con un certo affanno per recuperare spettatori e incassi non può esimersi dalla qualità . A fine serata un sontuoso rinfresco augurale di buone feste offerto dalla Compagnia e dal Teatro Vittoria dove anche lì, le vere protagoniste di tutta la serata sono state ..le sardine!
Foto di copertina: Viviana Toniolo