Una straordinaria mostra ne racconta i primi 120 anni
Si chiuderà il 30 dicembre, presso le sale del Teatro Biondo, la mostra dal titolo “Palcoscenico Biondo” che ne festeggia i 120 anni dell’ edificazione. 15 ottobre 1903 – 15 ottobre 2023, grazie alla volontà e l’impegno da parte dell’ imprenditore Andrea Biondo, nasce il Teatro. La mostra è curata da Roberto Giambrone, Rosa Guttilla, Isabella Iozzi discendente della famiglia e Guido Valdini. Il Direttore dell’allestimento è Giuseppe Baiamonte, si ringraziano Maria Gabriela D’Asaro Biondo, che ha fornito preziosi documenti che sono esposti e fruibili ai visitatori, Mario Ignoffo, Anna Maria Ruta. La mostra è un progetto della Fondazione Andrea Biondo e dell’Associazione Teatro Stabile di Palermo, Direzione Artistica di Pamela Villoresi.
Il Teatro ha inevitabilmente segnato la storia della città di Palermo divenendo Fondazione nel 1968, grazie alla perseveranza di Margherita Comida, vedova di Andrea Biondo, il marito. Attivissima promotrice di iniziative culturali, per onorare la figura dell’imprenditore e marito, decise di costituire la Fondazione Andrea Biondo, che venne ufficialmente riconosciuta nel 1968, due anni dopo la sua dipartita .
Una storia d’amore lega il teatro a noi tutti, ai suoi cittadini in primis, agli attori ed alle maestranze che negli anni si sono succedute sul palcoscenico. Tra i moltissimi ricordiamo Pietro Carriglio, che ne fù primo direttore nel 1978, Pina Bauch, Luca Ronconi, Mariangela Melato, Giorgio Albertazzi.
Soltanto visitando la mostra, possiamo capire meglio che relazione il teatro abbia tessuto con la sua meravigliosa città. La mostra racconta anche particolari aneddoti che non avremmo alcuna possibilità di scoprire se non sotto questa veste, oltre che testimonianze fotografiche, locandine, brochure e fotografie della famiglia Biondo. Spicca tra le altre, la storia d’amore che legava Andrea Biondo e Margherita Comida, che sembri ancora oggi risuonare tra le sale ed i palchetti del teatro. Si vocifera persino che qualcuno, in parte suggestionato dalla storia, la veda ancora aggirarsi tra i corridoi della sala grande.
ll teatro è da sempre un luogo di aggregazione culturale, luogo simbolo per la sua città e come tale, il Biondo ha da sempre rispecchiato la sua città. Il teatro è risorto dai bombardamenti che ne distrussero il tetto della Sala Grande, e le fotografie dell’evento si possono visionare all’interno della mostra. Come una Fenice è risorto dalle sue ceneri, di una Palermo in guerra, e parti del restauro degli spazi, sono di facile accesso tutt’oggi. Ne restano comunque i segni e questa mostra ce li racconta.
Se si vuole conoscere una persona bisogna conoscerne pregi e difetti, in questo caso mi sembra naturale paragonare il nostro teatro ad una sorta di essere vivente, pulsante, con i suoi pregi e difetti. Visitare questa mostra vi darà un punto di vista più intimo sul Teatro, vi consentirà di scoprire la famiglia Biondo, che fece più bella Palermo, e vi lascerà stupiti e curiosi.
In 120 anni il teatro si è sempre distinto per lungimiranza e tenacia, perché la sua stessa storia nasce grazie al volere e all’ avvedutezza di Andrea Biondo e Margherita Comida, colei che è stata la sua compagna ed il suo braccio destro. Vi sorprenderà vedere quanti volti noti abbiano calcato i due palcoscenici, Sala Grande e Strheler, per arrivare ai nostri giorni con la Direzione Artistica di Pamela Villoresi. Un teatro che si è sempre distinto nel panorama del teatro italiano, e ne ha lasciato il segno. Anche quest’anno conferma la sua presenza come punto di riferimento anche per la sua città. Tanti auguri Teatro Biondo.