Monica Bellucci scalza la divina Maria dallo schermo e si prende gli applausi
Al termine della proiezione Monica Bellucci era in sala quando il pubblico l’ha applaudita. Lei si è alzata, ha ringraziato senza dir nulla ed è andata via con il suo compagno Tim Burton. D’altronde lei è la meno colpevole di questo spudorato bluff cinematografico. Era annunciato un filmato sulla «Divina» Maria, «le sue lettere, la vita, l’infanzia a New York … dal debutto alla fama internazionale», e invece si è vista quasi sempre e soltanto lei: la Bellucci che firmava autografi alle folle festanti e che si lasciava fotografare per le strade del mondo dai collezionisti di selfie. Tom Volf e Yannis Dimolitsas sono gli ideatori della bella pensata: mettendo accanto alla Bellucci, la celebrità della Callas, il colpo grosso è assicurato; se poi, comprando le licenze, si riesce a inserire qua e là brani come Casta diva o Vissi d’arte, allora è bingo col botto. E molti, sapendo che il nome di Maria Callas si porta dietro le etichette di Verdi, Puccini, Rossini etc etc… ci sono cascati in pieno: compresi gli organizzatori del Rome Film Fest che hanno accettato di promuovere un banale backstage di uno spettacolo teatrale andato in giro per il mondo negli anni scorsi nei più prestigiosi teatri del pianeta con il nome in cartellone della Callas interpretata da una bella donna che, però, autentica attrice non è mai stata, e mai lo sarà finché non farà il tagliando alle sibilanti.
Quando in sala si spengono le luci e la pellicola parte, non si fa a tempo a leggere una didascalia che annuncia la Bellucci «per la prima volta in teatro che recita in tre lingue» e la sua voce dichiara «Mi sento come un uccello»: per fortuna interviene Maria con un accenno dell’habanera della Carmen a salvare una situazione alquanto sconveniente. Monica Bellucci in teatro non s’era mai presentata neanche con la sola lingua di Dante, ma all’improvviso, la coppia Volf-Dimolitsas, la scrittura per l’italiano, il francese e l’inglese. Evidentemente i due sapevano che con l’asso nella manica del canto della Callas avrebbero fatto poker in un baleno!
E, a carte scoperte, sono andati in giro per il mondo: da New York a Parigi, da Venezia fino al Festival dei Due Mondi di Spoleto (2020). Maria Callas. Lettere e memorie è il titolo sia dell’evento teatrale e anche del filmato. Tuttavia, in teatro, il pubblico assiste soltanto alla rappresentazione, cioè alla lettura dei memoriali, accompagnati da qualche brano musicale. Invece il backstage che ci è stato presentato propone anche il dietro le quinte che comprende un materiale prettamente legato alla Bellucci, che con la Callas non c’entra nulla. E che rispetto a Onassis o a Violetta Valery, sono soltanto un cumulo di sciocchezze. Mentre, invece, la sinossi del programma spiega: «Un autoritratto profondamente commovente e affascinante della più grande voce del XX secolo». Ma non è vero, è un falso dichiarato, a cui s’è prestato anche Corrado Augias, il quale, pur sapendo bene quale fosse il potente fascino di Maria (all’epoca bastava il nome per indicare il personaggio), da bravo giornalista, pone domande sul soprano alla ingenua Bellucci che, si vede, ne sa molto meno di lui sulla signora Callas.
Quando sul video appare la Callas è la Bellucci che parla per lei; quando Maria canta, dopo le prime note, è la Bellucci che sovrasta il canto e l’immagine; quando un giornalista pone una domanda alla coppia Callas-Pasolini è la Bellucci che s’intromette pensando di essere più interessante di Pasolini. Per non parlare di una imbarazzante telefonata che Monica fa a… Pierpaolo, sì, proprio a lui!
Le lettere – che la Bellucci cerca di interpretare, più che leggere – sono quelle inviate a Giobatta Meneghini, primo marito, al quale Maria scrive che il maestro Serafin… nome impronunciabile per le difettose sibilanti della povera Bellucci! Poi Maria scrive ad Aristotele Onassis… troppe esse, sembra fatto apposta! Va un po’ meglio quando le missive, pardon le lettere, sono indirizzate a Wally Toscanini; solo quella scritta a Umberto Tirelli le fa tornare il sorriso. Al termine Monica si commuove: un’inquadratura si sofferma su una lacrima che le scivola sulla guancia. Il suo viso s’illumina. Indubbiamente è ancora molto bella.
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Maria: lettere e memorie, un film di Tom Volf e Yannis Dimolitsas (Italia, 2023) con Monica Bellucci, e con Corrado Augias. Filmati d’archivio con Maria Callas, Aristotele Onassis, Giovanna Battista Meneghini, Jacqueline Kennedy, Pierpaolo Pasolini. Sceneggiatura, Tom Volf. Regia teatrale, Tom Volf. Regia cinematografica, Yannis Dimolitsas. Auditorium, Teatro Studio G. Borgna, 20 ottobre
Foto di copertina: Monica Bellucci nel ruolo di Maria Callas