Metti, una sera… all’Off/Off

Musica, cabaret, varietà, burlesque e teatro d’autore

Quando si sono spente le luci, la musica ha colto impreparata la maggior parte dei presenti all’annuncio del cartellone teatrale dell’Off/Off di via Giulia. Cinque aitanti ballerini, rigorosamente a torso nudo, hanno fatto sfoggio della loro invidiabile muscolatura incalzati da un ritmo assai moderno e sostenuto. Dopodiché si sono dileguati attraversando la platea urlante e festosa. Qualcuno avrà certamente pensato che l’introduzione sarebbe potuta essere più lunga, sperando magari che i cinque avrebbero offerto un bis. Invece, dal fondo del palco, è arrivato il patron del teatro, Silvano Spada. Entusiasmo anche per lui, ma più contenuto. Questione di muscoli nonché di età!

Naturalmente si scherza, e Spada ci perdonerà, ma il gioioso clima suscitato dal pubblico dell’Off/Off spinge anche il cronista a tentare di trasmettere l’allegria che s’è vissuta in sala. D’altro canto, quando il direttore artistico ha preso la parola in un attimo ha riportato serietà all’evento, e anche un briciolo di austerità. Maglietta leggera, mani in tasca, sorriso sornione e si comincia con la carrellata dei ventisei spettacoli in cartellone, a cui si aggiungono cinque sporadici eventi: serate uniche che sono perlopiù omaggi a dive del passato o a personaggi illustri. Tra queste spicca il ricordo di Anna Magnani (21 novembre), ideato e condotto da Pino Strabioli; l’incontro (9 gennaio) musicale dedicato al rapporto tra Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, seconda moglie del musicista, con Paola Gassman e Paola Sanguinetti (soprano); e un excursus di Natalia Simonova intorno al fascino di Greta Garbo (15 aprile) a Hollywood.

Silvano Spada, direttore artistico dell’Off/Off

Il programma completo degli appuntamenti 2023/24 ancora non è visibile sul sito del teatro – https://off-offtheatre.com/programma/ – ma, ci assicurano, entro la fine della settimana sarà pubblicato. Sarebbe un’impresa, anche un po’ noiosa, elencare i ventisei spettacoli, per cui ne segnaliamo soltanto qualcuno. Tuttavia ci interessa sottolineare che, rispetto alla passata stagione, il numero dei titoli in cartellone è molto inferiore. Eppure, il 26 è già una bella cifra. Spada ne può essere orgoglioso.

Molte le attese: soprattutto la novità del burlesque; ma anche commedie più impegnate, che si alterneranno a spettacoli di musica e di varietà, riflessioni sul presente sociale e sempre all’insegna di una completa libertà sessuale.

Si comincia il 7 novembre con Off/Off Variety scritto dallo stesso Spada e condotto da Pino Strabioli e Pierfrancesco Poggi, con le coreografie di Francesco Spizzirri: comicità, canzoni e burlesque per molti giovani che non conoscono il genere del teatro-varietà, tipico divertissement degli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso.

Dal 24 novembre Melania Giglio sarà impegnata con un testo psicoanalitico di Fiamma Satta, che farà riflettere e divertire; di Daniele Salvo la regia. Quindi torna sul palcoscenico Eva Robin’s (7 dicembre); poi (13 dicembre) il testo di Giovanni Franci concepito dall’incontro con Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Francesca Reggiani (21 dicembre) sarà la protagonista di Agitarsi prima dell’uso, divertente satira sulla confusione del nostro tempo.

Il 3 gennaio debutta Una vita nel teatro di David Mamet del 1977 con Duccio Camerini, in cui l’autore di Chicago descrive una sorta di manuale dell’educazione teatrale: opera che dovrebbero vedere tutti i giovani attori. Dal 12 gennaio ci si diverte con un dietro le quinte, anche musicale, insieme alla verve comica di Anna Mazzamauro e il suo (e nostro) caro ragionier Fantozzi.

Metti, una sera a cena (1967). Giuseppe Patroni Griffi con Giorgio De Lullo. Dietro: Umberto Orsini, Elsa Albani e Romolo Valli (Foto, archivio Nicolini)

L’allestimento di Metti, una sera a cena sarà l’omaggio dell’Off/Off a Giuseppe Patroni Griffi. Il testo ridotto e adattato avrà la regia di Kaspar Capparoni. «L’attore preferito da Peppino», ha detto Spada: meno male che né Rigillo, né Mastelloni erano in platea, sarebbe successo un inferno, avrebbe detto l’amato Peppino. Con Capparoni (che bissa il ruolo di Max già interpretato nel 2003 con la regia dell’autore) ci saranno Laura Lattuada, Carlo Caprioli, Clara Galante e Edoardo Purgatori, a cui va il mio personale affettuoso abbraccio in ricordo di suo padre, Andrea.

Dopo Guenda Goria (30 gennaio) ed Elena Croce con Lorenzo Balducci (14 febbraio), sarà la volta di Pino Quartullo (20 febbraio) in 28 motivi per innamorarsi; il 27 febbraio è attesa la Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani con un’attrice d’eccezione, Gaia Aprea. E poi Vinicio Marchioni proporrà prima un suo testo e poi dirigerà Milena Mancini in una serie di riflessioni nell’epoca dei social.

Il 16 aprile Antonio Mocciola racconta una interessante amicizia particolare tra due giovani austriaci, Gustav Kubizek e Adolf Hitler: Adolf prima di Hitler potrebbe essere una possibile variazione alla storia che purtroppo non è accaduta. Da segnalare ancora Shakespeare in Love with Marlowe con Ennio Coltorti nei panni, en travesti, di Elisabetta I. E, ancora la figura del Bardo sarà riproposta dal 10 maggio, ma in versione burlesque. «Cosa c’entra Shakespeare col burlesque?» chiede sorridendo Silvano Spada. Curiosi, noi, di scoprirlo.

La sorpresa più grande, però, è arrivata al finale, quando le parole che un attimo prima hanno scandito soltanto un lungo elenco di nomi e date (e Spada non è Vittorio Gassman che sapeva affascinarci pure con la lista della spesa!), sono diventate all’improvviso sensazioni; soprattutto ci hanno restituito il riconoscimento di una dote che accomuna il pubblico che ancora affolla le platee. E noi ringraziamo Silvano Spada che ci ha reso pubblicamente giustizia con un breve testo da lui scritto: «Viva il teatro, perché il teatro rende vivace, varia e intelligente la vita ed è parte integrante della società perché a teatro ci si incontra, si incrociano persone e mondi, si riflette o diverte, si è spinti a pensare… il teatro è per tutti coloro che non vogliono addormentarsi davanti a un televisore o passare le loro ore di fronte a un computer…» Mi fermo qui, perché queste ultime due osservazioni, forse le più semplici, sono in realtà le più indicative, perché oggi sono sinonimo di quella parola che a molti non piace, ma che invece, per noi che amiamo il teatro, è la nostra salvezza: noi siamo diversi. E vogliamo essere diversi, per disobbedienza. Non ci pieghiamo alla volontà di chi vorrebbe chiuderci in casa, come in una comoda prigione. Noi, maledetti mascalzoni, anticonformisti incalliti, usciamo e ci incontriamo contravvenendo alle regole, per incantarci ancora al suono della parola. E qualche volta ci permettiamo pure di ridere! Ma prima del congedo è il tempo dei ringraziamenti e un applauso suggestivo e caloroso scoppia quando il patron ricorda Carmen Pignataro, sua collaboratrice da poco scomparsa. Dopo tanta gioia e leggerezza, arriva un attimo di commozione che coinvolge tutti.

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Presentazione della stagione 2023/24 con Silvano Spada. Presenti in platea (in o. a.) Gaia Aprea, Lorenzo Balducci, Urbano Barberini, Kaspar Capparoni, Carlo Caprioli, Ennio Coltorti, Jesus Emiliano Coltorti, Elena Croce, Daniele Falleri, Giovanni Franci, Paola Gassman, Laura Lattuada, Vinicio Marchioni, Anna Mazzamauro, Pierfrancesco Poggi, Fiamma Satta, Natalia Simonova, Pino Strabioli, e altri… (mi scuso con i protagonisti se l’elenco è incompleto)

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