“When the roots are deep there is no reason to fear the wind” recita così un proverbio africano, perché se le radici sono profonde nella terra in cui germinano non devono temere i venti. Così si apre la nuova stagione del Teatro Biondo, Direzione Artistica di Pamela Villoresi, Presidente Giovanni Puglisi, Vicedirettore Mauro Lo Monaco, che per il suo biennio 2023/ 2024 ha scelto il titolo di “Radici”, ispirando al Ficus Magnolia ritratto nell’ opera di Bruno Caruso, fantasiosa elaborazione di quello di Piazza Marina.
Lunedì 11 Settembre è stato presentato il programma, alla presenza del pubblico del teatro, accolti da una raggiante Villoresi proprio nel foyer del Teatro Stabile. Un’accoglienza calorosa e affettuosa che ci ha proiettato già all’ idea di teatro aperto alla sua città, quasi come fossimo a casa, ma che guarda ad una programmazione internazionale. Il programma era già stato presentato presso il caffè letterario Kalos- Parentesi Letteraria, lo scorso 30 Giugno, ma questa volta ha visto intervenire alcuni artisti presenti in cartellone come Melino Imparato, Claudio Collovà, Serena Barone, Giampiero Pupo, Simona Melato, Delia Calò, Chiara Peritore. Oltre a dare la possibilità agli spettatori di avere un confronto diretto con gli artisti, il teatro dà spazio al pubblico, non chiudendosi dietro conferenze stampa per gli addetti ai lavori, ma aprendosi al suo tessuto cittadino, che è poi quello che gli consente di proseguire nelle scelte artistiche e di programmazione. Uno tra i cuori pulsanti di Palermo, il Teatro Biondo, si è radicato stabilmente nel territorio da 120 anni e cinque giorni prima del debutto in cartellone dello spettacolo “Invisibili” sta progettando alcune iniziative per festeggiare il traguardo dei 120 anni della Fondazione.
La stagione del Biondo apre la coreografia del regista e coreografo francese di fama internazionale Aurélien Bory, dal titolo “Invisibili”. Prima assoluta in Sala Grande dal 20 al 29 ottobre, in collaborazione artistica con Manuela Agnesini e Stéphane Chipeaux – Dardé per la parte tecnica e artistica. Produzione Teatro Biondo di Palermo / Compagnie 111 – Aurélien Bory | in coproduzione con Théâtre de la Ville-Paris / Théâtre de la Cité – Centre dramatique national Toulouse Occitanie / La Coursive scène nationale de La Rochelle / Agora Pôle national des Arts du cirque de Boulazac / Le Parvis scène nationale Tarbes Pyrénées / Les Théâtres de la Ville du Luxembourg / La Maison de la Danse – Lyon / Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa. Da sempre affascinato dalle contaminazioni linguistiche e culturali, Bory realizza uno spettacolo che nasce dalla sua “infatuazione” per la città di Palermo. La programmazione in Sala Grande prosegue con Isabella Ragonese per la regia di Roberto Andò, in scena dal 7 al 12 novembre, con “Clitennestra”. In scena Ivan Alovisio, Arianna Becheroni, Denis Fasolo, Katia Gargano, Federico Lima Roque, Cristina Parku, Anita Serafini, Luca De Santis, Eleonora Fardella, Sara Lupoli, Paolo Rosini, Antonio Turco, una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Campania Teatro Festival – Fondazione Campania dei Festival. Il regista sceglie il romanzo La casa dei nomi di Colm Tóibín per “fantasticare sulla possibilità di mettere in scena il personaggio più grandioso che vi è narrato, Clitennestra. Spiega il regista, “se Clitennestra ci è stata tramandata come un personaggio essenzialmente negativo, qui finalmente si trovano dispiegate le sue ragioni umane. Nel romanzo di Tóibín, la tragica storia di rancore e solitudine, di sangue e vendetta, di passione e dolore è narrata da tre punti di vista […] Ed è ciò che mi ha attratto di questo testo, per il quale ho subito individuato un’interprete straordinaria come Isabella Ragonese.”
Dal 17 al 26 novembre in scena Anna Karenina, per la regia di Luca De Fusco, adattamento del testo di Lev Tolstoj a cura di Gianni Garrera, con Galatea Ranzi, Stefano Santospago, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giacinto Palmarini, Paolo Serra e Irene Tetto, una co-produzione Teatro Biondo di Palermo e Teatro Stabile di Catania. Dall’ 8 al 17 dicembre in scena “Il tempo attorno“, una produzione del Teatro Biondo, ideazione, regia e drammaturgia di Giuliano Scarpinato, con Roberta Caronia, Emanuele del Castillo, Michele Schiano Di Cola. Lo spettacolo ci proietterà nella visione dei racconti di mafia, dalle stragi Falcone e Borsellino, l’omicidio del piccolo Di Matteo fino al “processo del secolo” a carico dell’uomo più potente d’Italia Giulio Andreotti, viste con gli occhi innocenti di un bambino.
Dal 3 al 7 gennaio torna nuovamente uno spettacolo di danza, con Belle and Spells di Victoria Thierrée Chaplin, secondo dei progetti internazionali e in collaborazione con Théâtre les Célestins Lyon / Théâtrarouge Genève, produzione Change Performing Arts Milano. Lo spirito del Natale qui vi è pienamente con la coreografia ideata come atto unico, una fiaba magica che incanterà grandi e piccini, che verranno travolti dal susseguirsi di scenari, meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e molte altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale. Dal 12 al 21 gennaio in scena Lina Sastri con Nozze di Sangue per la regia e adattamento di Lluis Pasqual, produzione Teatro Stabile di Catania / Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale / Teatro di Napoli, Teatro Nazionale / Teatro Biondo Palermo. Rinnovata la collaborazione con il Teatro Stabile Catania anche con questo spettacolo che rilegge il capolavoro del poeta andaluso ed avrà un ritmo teatrale con tempi vicini a quelli del flamenco proprio perché il regista concepisce lo spettacolo come una contaminazione tra prosa, danza e canto, basandosi sulle eclettiche capacità di Lina Sastri.
Dal 30 gennaio al 4 febbraio 2024 verrà presentato “Processo a Galileo” regia Andrea De Rosa, Carmelo Rifici con Luca Lazzareschi, Milvia Mariglian, una produzione LAC Lugano Arte e Cultura / TPE – Teatro Piemonte Europa / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale | in collaborazione con Associazione Santacristina Centro Teatrale. Liberamente ispirato alla vita e all’opera di Galileo Galilei, lo spettacolo ruota intorno ai problemi scientifici e ai grandi misteri del nostro tempo, il tema della scienza, caro al Teatro Biondo, proseguirà probabilmente con la nuova stagione estiva.
Dal 15 al 18 febbraio in scena Pippo Delbono con “La Gioia“, uno spettacolo di Delbono con la Compagnia Pippo Delbono, produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale, in coproduzione con Théâtre de Liège / Le Manège Maubeuge – Scène Nationale. Un omaggio alla vita che parla della gioia rappresentata attraverso sentimenti più estremi come l’ angoscia, la felicità, il dolore, l’ entusiasmo, che è tratto da esperienze reali che lo stesso Delbono compie nel suo lavoro di regista e formatore. Il pubblico viene condotto in un viaggio attraverso sentimenti e storie personali, attraverso maschere, danze, clownerie e memorie.
“Aulularia, Fabula della pentola d’oro” per la regia di Francesco Sala, sarà in scena dal 21 al 25 Febbraio, una commedia divertentissima con la traduzione e l’ adattamento di Michele Di Martino, scene di Luca Mannino e costumi di Dora Argento. In scena vedremo Edoardo Siravo, Antonio Pandolfo, Paride Benassai, Stefania Blandeburgo, Gabriella Casali, Antonio Silvia, Simona Sciarabba, Domenico Ciaramitaro, produzione Teatro Biondo.
“I ragazzi irresistibili” dal 1 al 10 marzo, per la regia di Massimo Popolizio, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, tra gli altri interpreti del cast, torna Slava’s Snowshow, uno tra gli spettacoli più amati dal pubblico palermitano e non solo, che dal 20 al 24 marzo incanterà lo Stabile della città. Sarà uno spettacolo fuori abbonamento ed è consigliassimo ad un pubblico di grandi e piccini, visto in decine di paesi, centinaia di città, migliaia di volte da milioni di spettatori. Il suo geniale inventore, Slava Polunin, è considerato il miglior clown del mondo. “Kamikaze. Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono“, dal 5 al 14 aprile, di Emanuele Aldrovandi, con la regia Marco Lorenzi, le scene ed i costumi di Gregorio Zurla, luci di Robert Pavlič, creazione video Edoardo Palma, Emanuele G. Forte. Una produzione Teatro Biondo Palermo / Teatro Nazionale Croato Ivan de Zajc di Fiume (Hrvatsko Narodno Kazalište Ivana pl. Zajca u Rijeci). Il tema di fondo dello spettacolo è quello dell’integrazione, delle dinamiche sociali del multiculturalismo nell’ Europa contemporanea. “La ragazza sul divano”, dal 26 aprile al 5 maggio, di Jon Foss, regia Valerio Binasco, con Pamela Villoresi, Valerio Binasco, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano e Giovanna Mezzogiorno, in co produzione con il Teatro di Torino, nello spettacolo Binasco esplora il modo in cui le ferite psichiche inflitte nell’infanzia non si rimarginano mai del tutto.
Chiude la stagione, in Sala Grande, l’ultima regia dell’ acclamato regista di fama mondiale Peter Stein con “Crisi di Nervi. Tre atti unici di Anton Čechov“, dal 10 al 19 maggio. I tre atti unici saranno L’orso con Maddalena Crippa, Carlo Bellamio, Alessandro Sampaoli, I danni del tabacco con Gianluigi Fogacci e La domanda di matrimonio con Alessandro Averone, Fernando Maraghini, Emilia Scatigno. Assistente alla regia Carlo Bellamio, scene di Ferdinand Woegerbauer, costumi di Anna Maria Heinreich, luci di Andrea Violato per una produzione Teatro Biondo Palermo / Tieffe Teatro Milano. “Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere – spiega il regista Peter Stein – il giovane Čechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente al vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore”.
La stagione della Sala Strehler del Teatro Biondo inaugura la sua stagione il 25 ottobre con “Delitto e castigo”, dal romanzo di F. Dostoevskij, adattamento e regia di Claudio Collovà, in scena fino al 5 novembre. Lo spettacolo si concentra su un solo tema, quello della giustizia e del libero arbitrio, fulcro della drammaturgia sono i tre incontri tra l’assassino e il suo giudice. Gli interpreti sono Sergio Basile, Nicolas Zappa e Serena Barone per una produzione del Teatro Biondo. Prosegue la rassegna con “Tutto sua madre” tratto da Les garçons et Guillaume, à table! di Guillaume Gallienne, traduzione Anna D’Elia, adattamento drammaturgico Tobia Rossi, regia Roberto Piana, con Gianluca Ferrato, produzione Bis Tremila, uno spettacolo che cerca di affrontare il tema sull’identità di genere. Dal 22 novembre al 3 dicembre “96 ore” testo e regia Angelo Campolo, con Nunzia Lo Presti, Angelo Campolo, scene e costumi Giulia Drogo, una produzione Teatro Biondo Palermo in collaborazione con DAF Project. 96 ore è il tempo massimo di permanenza di un minore in stato d’arresto all’interno di un CPA, struttura poco conosciuta in Italia, ideata dallo Stato per offrire ai giovani un passaggio intermedio di riflessione prima dell’incontro con il giudice. Lo spettacolo è legato ai progetti che Campolo sta conducendo in tutta Italia in collaborazione con il giudice Roberto Di Bella, che porterà gli spettatori a riflettere su temi sociali, sul concetto stesso di giustizia. Lo spettacolo, nonostante la drammaticità degli eventi di partenza, mira ad essere leggero e anti retorico. Dal 14 al 24 dicembre “La Sirenetta. Fiaba ecologista”, spettacolo fuori abbonamento per ragazzi, adattamento e regia di Valentina Ferrante e Michela De Grandi, una produzione Teatro Biondo Palermo, in collaborazione con Banned Theatre. “La teoria del caos” sarà in scena dal 10 al 21 gennaio 2024 di Arianna Mattioli, per la regia di Lorenzo Lavia, in scena Lorenzo Lavia e Lucia Lavia, una produzione Teatro Biondo di Palermo. “La belva giudea. Spettacolo al meglio dei cinque round” per la regia di Gabriele Colferai, sarà in cartellone dal 24 al 28 gennaio, produzione Teatro Biondo Palermo, in collaborazione con Dogma Theatre Company. L’impostazione cinematografica dello spettacolo permette allo spettatore di percepire l’attualità di questa storia. La boxe restituisce al protagonista la dignità che in Europa gli era stata negata. Dal 6 all’ 11 febbraio torna Annibale Ruccello con Le cinque rose di Jannifer” regia Gabriele Russo, con Daniele Russo, Sergio Del Prete, produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.
“Gaetano Cosìcomè” di Salvatore Rizzo, dal 14 al 18 febbraio, per la regia Vincenzo Pirrotta, con Filippo Luna, scene realizzate in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Napoli – Corso di Scenografia per il teatro, produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, seguirà la seconda parte del dittico del sabotaggio “Se son fiori moriranno” che l’anno precedente aveva visto grande partecipazione di pubblico. Dal 28 febbraio al 10 marzo calcherà le scene della Sala Strehler con “Ti dico una cosa segreta”, di Rosario Palazzolo interpretato da Simona Malato, Delia Calò, Chiara Peritore. Uno spettacolo che mostra come la realtà possa essere sabotata, facendo in modo che questa, realtà ipotetica e immaginata diventi il porto sicuro verso il quale volgere gli sguardi e sentirsi protetti, per sfuggire da quella reale, dove ci si sente poco accolti. “Ogni cosa – spiega l’autore e regista – sarà capovolta, contestata, messa in dubbio.”
Dal 13 al 22 marzo vedremo “Assassina” di Franco Scaldati, adattamento e regia Franco Maresco e Claudia Uzzo, con Gino Carista, Aurora Falcone, Melino Imparato, una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Biondo Palermo, in collaborazione con Associazione Lumpen. “In questo spettacolo c’è la vita del teatro, del cinema, dei due Franchi, Franco Scaldati e Franco Maresco, e poi ci sono io – racconta Melino Imparato, attore ed erede e custode dello spirito, della poetica e del metodo laboratoriale di Franco Scaldati – lo Spettacolo è comicissimo ed imperdibile perché è molto forte, dell’umorismo di Scaldati, sul realismo, è anche un giallo … cosa succederà lo saprete, i protagonisti sono una gallina, i piedi, un topo, un omino, una creatura ed una vecchia. Lo spettacolo è stato scritto nel 1984 e sono passati quarant’anni, è un classico del teatro di Scaldati, ed è ancora uno spettacolo importantissimo, ancora attuale così com’è la poesia che non finisce mai, Scaldati è questo.”
Chiude la stagione in Sala Strehler del Teatro Biondo Ladies Football Club”, dal 10 al 21 aprile, e “Press Card” dal 2 al 5 maggio 2024. Entrambi gli spettacoli trattano di riscatto femminile, il primo per la regia di Giorgio Sangati, si ispira alle storie delle prime squadre di calcio femminili, mentre il secondo, per la regia di Luana Rondinelli, è un omaggio alla giornalista catanese Maria Grazia Cutuli che ha perso la vita a Kabul a novembre 2001, mentre svolgeva il suo lavoro di reporter in prima linea.
La Stagione 2023/ 2024 del Teatro Biondo prosegue la strada già intrapresa diversi anni fa, strada d’identità, di storie legate ai classici ed agli artisti siciliani, si arricchisce di letteratura e linguaggi che incantano il pubblico, attraverso linguaggi che si compenetrano. Continuando a proiettarsi verso un futuro radioso, saldo e radicato nel tessuto della città, un tessuto che è terreno fertile per consentire che nuove radici possano germogliare e dare nuova linfa. Il Biondo, come ogni anno, propone un ventaglio di spettacoli di respiro anche internazionale se non mondiale. Il coraggio e la lungimiranza che ha contraddistinto questa Direzione Artistica, da alcuni anni, continua a farsi notare… il Teatro Biondo mantiene le promesse fatte al suo pubblico.