Sabato 10 giugno al Teatro Golden è andata in scena la commedia romantica Anime di carta voluta e scritta dall’associazione culturale Anchemeno che ha presentato la prima nazionale fra numerosi applausi finali. La sinossi è delle più sdolcinate ma non ha ecceduto in esclamazioni pompose. Compiere un’efficace modulazione di vibrazioni provenienti dal profondo, toccando con placidità e con tiepida ironia un sentimento che si evolve a vista d’occhio, non era un’opzione comoda. È stato apprezzato.
Il testo è di Cristina Leone Rossi, adattamento del romanzo “Dopo?”. Gli attori che l’hanno interpretato sono Rosaria Cianciulli, Andrea Venditti, Luca Basile, Agata Fortis e Alfonso D’Iorio per la regia di Toni Fornari. La rappresentazione nella sua disposizione di personaggi atipica è stata particolarmente intuitiva. Le anime si spostano lungo tutti i lati della platea, in uno spazio allargato che amplifica l’assetto canonico che vede lo spettatore di fronte palco. Sonia e Fabio, i protagonisti, si mostrano a viso aperto al pubblico, su più posizioni sfogliano con cautela le pagine di due destini complementari.
La ragazza è alla ricerca delle sue origini, del papà che l’ha abbandonata. Focale è l’incontro con il poeta, un intellettuale che andrà in contro a sensazioni ben più forti dell’inaspettato. Assieme a loro c’è il supporto indispensabile dei migliori amici che sapranno tenere salda la presa di anime che stanno per intrecciarsi in un nodo molto stretto. I due consiglieri, energicamente opposti da Sonia e Fabio, non gli fanno solo da spalla, perché riescono a fargli convertire drammi esistenziali in barlumi di speranza, non altro che la parafrasi che lo spettacolo vuole infondere. Da una debole scintilla si può accendere un fuoco che non brucia ma riscalda.
Sonia e Fabio, a partire da una semplice chat Instagram fra messaggi e ammiccate virtuali si imbattono nella vita vera. Si ritrovano legati ancora prima di vedersi e conoscersi: le anime di carta, una volta diventate reali, non possono più separarsi. Davanti a un caffè, sorso dopo sorso, precipiteranno a capofitto nella vita dell’altro. Potrebbero tagliare i ponti al primo appuntamento ma ciò non accade. Evidentemente già da quel momento qualcosa si inizia a muovere nei cuori, indomabili a differenza delle menti, troppo razionali.
È una storia d’amore che va coltivata per evitare che si spenga, così come anche il più bello dei fiori ha bisogno di acqua fresca e di qualcuno che ne estirpi le erbacce che lo attorniano. Le foglie secche a volte si traducono in scuse, indecisione e timidezza, il prezzo da pagare per chi ama ed è amato.
Anime di carta di Cristina Leone Rossi – regia di Toni Fornari – con Rosaria Cianciulli, Andrea Venditti, Luca Basile, Agata Fortis e Alfonso D’Iorio – Aiuto regia Noemi Sferlazza presentato da Associazione Culturale Anchemeno – prodotto da Rosaria Cianciulli – Grafica Mauro Delli Bovi – Foto di scena Ero_zene