Raffaello. Nato architetto è la mostra, ospitata presso il Palladio Museum di Vicenza, che raccoglie e illustra un frangente particolare dell’attività del grande artista Raffaello. Non solo pittore, ma anche e soprattutto architetto e progettista: una serie di opere e di studi ne restituiscono un’immagine nuova, a tutto tondo da scoprire.
Non si smette mai di scoprire un lato nuovo, inedito di un’artista: ecco perché l’arte affascina, attira, incuriosisce, emoziona, non è cosa morta. Tutto il contrario: è perennemente viva, tra disegni, dipinti, opere architettoniche imponenti. L’arte non esaurisce se stessa, al di là di ogni epoca conclusa. A continuare a parlarci sono sempre loro, i creatori e gli artisti che rimangono in ogni loro testimonianza: una continuazione che sembra un passaggio di consegne a chi, avvicinandosi, li ammira e ne cattura anche un piccolo dettaglio personale.
In questo caso, a “parlarci” è una personalità straordinaria: il grande Raffaello Sanzio, attraverso questa mostra interessante, aperta fino al 9 luglio 2023 presso il Palladio Museum di Vicenza (Palazzo Barbarano), dal titolo deciso e conciso Raffaello. Nato architetto. Un enunciato che ben rappresenta e sintetizza l’indirizzo e l’intenzione dell’evento.
Nessuna Fornarina, Madonna o ritratto di qualche personaggio del tempo ma, in esposizione, alcuni suoi disegni, studi, schizzi, progetti, scritti, anche poco noti, che regalano uno spaccato diverso, una caratterizzazione personale nuova. Raffaello è stato un indiscusso artista ma anche, soprattutto, un abile architetto, un osservatore degli spazi e degli elementi capace di dar loro senso e spazio nella realtà. Un architetto in grado di pensare e di dar seguito ai suoi piani e alle sue strutture.
Raffaello. Nato architetto, a cura di Guido Beltramini, Howard Burns e Arnold Nesselrath, promossa dal CISA – Centro Internazionale di Studi dell’Architettura all’interno del Comitato Nazionale Raffaello 1520-2020, dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Giuseppe Roi, cerca di fare un passo avanti e di indagare, approfondire un artista che ancora oggi rivela aspetti nuovi o poco considerati. Vengono allora percorsi venticinque anni di vita e di attività: Raffaello, sin dall’inizio della sua esperienza, disegna e progetta strutture e architetture, prove dirette del suo pensiero, della sua razionalità applicata allo spazio e al contesto.
Il percorso della mostra lo esplicita in modo chiaro e, tramite le sue dieci sezioni, conduce alla scoperta delle realizzazioni dell’artista. Ad aprire l’esposizione le due grandi opere, facsimili dei cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina, il Sacrificio a Listra e la Predica di San Paolo, scelte per gli elementi architettonici sullo sfondo, emblematici della “mano” sapiente, attenta dell’Urbinate. Seguono poi progetti e disegni come Dettagli architettonici dell’interno del Pantheon a Roma, modelli fedeli, schemi, grafici, testi importanti e progetti di altri artisti, Andrea Palladio in primis, che, in qualche modo, hanno attinto da Raffaello, intrecciando il proprio percorso con il suo. È singolare la comunicazione che si crea tra queste personalità, giocata negli studi e nella ricerca di forme e strutture.
Tra le stanze semi-oscure, compaiono scorci di ciò che era e di ciò che era stato pensato, progettato da Raffaello: il Modello ricostruttivo di Palazzo Branconio dell’Aquila, le geometrie di Villa Madama, le stalle per la villa del banchiere Agostino Chigi, una casa personale in via Giulia, Palazzo Alberini. Svetta anche la lettera a Leone X (1519-1520, scritta con Baldassarre Castiglioni): il papa nomina Raffaello responsabile dei lavori costruttivi e della scelta dei marmi da utilizzare per la basilica di San Pietro, dopo la morte di Bramante. Anche dalla parola scritta, emerge un’artista in grado di ragionare, di riflettere per schemi e logiche architettoniche, di immaginare e di prospettare ciò che sarà, il potenziale.
Raffaello. Nato architetto propone progetti, modifiche, costruzioni provenienti direttamente dalla mente versatile, plastica, aperta di Raffaello, in dialogo con gli studi e i personaggi del tempo. È significativa anche la collocazione della stessa esposizione: il Palladio Museum è ospitato presso Palazzo Barbarano (Barbaran da Porto), uno dei gioielli di Andrea Palladio, l’architetto vicentino per eccellenza. Un ulteriore spinta alla tesi che si respira percorrendo le sale della mostra. Palladio stesso è influenzato dall’opera del giovane artista di Urbino e questo scambio lo si può ritrovare nei suoi lavori e nella sua opera. Fa un certo effetto vedere frontalmente le teche contenenti le tracce, gli studi di Raffaello e, allo stesso tempo, alzare gli occhi e osservare i soffitti dipinti del Palladio. È proprio per questo che l’arte in sé non smette di stupire e di regalare spunti nuovi, emozionanti.
Ma c’è di più. Visitare Raffaello. Nato architetto dà anche la possibilità di conoscere Palazzo Barbarano, i modelli delle ville venete palladiane ospitati al suo interno, gli studi e le testimonianze perenni dell’architetto vicentino e un’altra piccola esposizione: Tiepolo segreto che presenta sette monumentali affreschi di Giandomenico Tiepolo.
In un unico luogo si concentrano secoli di storia, di progetti, di pensieri coltivati e messi in pratica, di corrispondenze. Un segno sulla carta di Raffaello, una sua frase scritta, una geometria calcolata e posizionata a definire i volumi di un arco, una facciata, un angolo: tutto questo diventa un modo per conoscere e scoprire un lato diverso di un’artista straordinario. Un modo per “farlo” parlare attraverso i suoi lasciti.
Giovane, amante della vita, dal talento fuori dal comune, capace di progettare e usare la pittura per narrare la fede ma anche la potenza di una dinastia familiare o il primato papale. Una personalità, quella di Raffaello, così decisa e abile da influenzare un altro grande della storia dell’arte come Palladio, e una vasta cerchia di artisti, letterati e intellettuali. Ma soprattutto, con questa mostra, di affascinare anche noi. Conoscerlo in questa veste diversa significa scoprire un tassello nuovo che, a distanza di secoli, stupisce e lascia quella sensazione di meraviglia, di novità che l’arte sa regalare in modo perfetto e personale ad ognuno.
Raffaello. Nato architetto – 7 aprile/9 luglio 2023
Palladio Museum – Contra’ Porti 11, Vicenza
Orari
dal mercoledì alla domenica, 10:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30)
martedì su prenotazione, gruppi min. 10 persone
Foto in evidenza: Modello ricostruttivo di Palazzo Branconio dall’Aquila, veduta del cortile dalla loggia, Lorenzo Ceretta | CISA Andrea Palladio