Il Teatro Belli ha chiuso la stagione 2022-2023 con l’opera del drammaturgo e regista spagnolo Federico Garcia Lorca La casa di Bernarda Alba, in scena dal 23 al 28 maggio, (soldout la prima). È stata scritta nel 1936 e debuttò a Buenos Aires nel 1945.
Il volto maschile dell’autore è l’unico presente nella locandina, che ha appositamente un non so che di maschilista. Di ruoli maschili nell’opera e sul palco non ci sarà traccia. Come strizzare l’occhio in un finto sorriso che a fine spettacolo ci dirà molto.
Il testo è serioso, cupo. Tocca prendere confidenza con le manie represse di donne che devono fare della castità il loro voto per otto anni. Far combaciare l’austero, l’oscuro e il taciuto con le passioni naturali si trascina dietro il “far finta di” non desiderare ed essere la faccia dell’apatia. Ecco perché le scene sono complicate da interpretare, dovendo abbandonarsi al nero funesto che si incolla straziante al periodo di lutto per la morte del secondo marito di Bernarda.
Bernarda è una maniaca che predilige questa morale folle ed è la madre di cinque sorelle che patiscono il divieto a uscire di casa per evitare di immischiarsi in faccende di cuore con gli uomini, con i quali non possono intrattenere alcun tipo di rapporto, non gli è consentito nemmeno guardarli dalla finestra della triste abitazione dove vivono.
La storia è inverosimile, reale è il contesto socioculturale cui fa rimando; infatti, è la parafrasi teatrale della sessualità femminile nelle campagne dell’Argentina, soffocata. Eppure, se si pensa ai più piccoli paesi meridionali italiani, le cose non sono poi così differenti, non solo ieri ma ancora oggi.
Giuseppe Venetucci nell’adattamento e nella regia ha fatto un lavoro degno di nota. Ad affinarlo sono state le attrici, preparate con pretensione, alla fine rispettata. Provengono da percorsi disgiunti ma equidistanti per bravura, un ostacolo da aggirare per dotarle di prestazioni che fossero corali.
Abbiamo Dorotea Aslanidis (Bernarda Alba), possente nella voce, vigorosa non si perde in chiacchere, assieme a lei, Nunzia Greco (La Poncia). Vicina ai sipari laterali bandisce il pianto e se la ride sotto i baffi, Maria Cristina Maccà (Maria Josefa), famosa per aver ricoperto i panni di Uga Fantozzi, figlia e nipote dello sventurato ragioniere più popolare di tutti i tempi. Evelina Nazzari (Angustias) diventa la figlia maggiore con cui è tosto avere a che fare in famiglia. Giulia Guastella (Amelia) e Francesca Buttarazzi (Adela) oltrepassano con cautela la linea sottile dell’estremo, eppure una è la buona e l’altra la tormentata. Spiccano Valentina Marziali (Martirio) dalla fisicità, verbale e non, che riempie e Ludovica Alvazzi Del Frate (Magdalena), la più giovane, dai tempi esatti, uscita dall’accademia d’arte drammatica“Fondamenta”.
“La casa di Bernarda Alba” di Federico Garcìa Lorca
interpreti e personaggi: Dorotea Aslanidis (Bernarda Alba), Maria Cristina Maccà (Maria Josefa), Evelina Nazzari (Angustias), Ludovica Alvazzi Del Frate (Magdalena), Giulia Guastella (Amelia), Valentina Marziali (Martirio), Francesca Buttarazzi (Adela), Nunzia Greco (La Poncia)
costumi Chiara Fabbri
scene Alessandro Chiti
disegno luci Jacopo Palla
produzione SOLDOUT srl
In scena dal 23 al 28 maggio 2023 al Teatro Belli di Antonio Salines (orario: da martedì 23 a venerdì 26 maggio, ore 21.00; sabato 27, ore 19.00; domenica 28, ore 17.30).