“I Tre Moschettieri – D’Artagnan” di Martin Bourboulon

Film che riporta al cinema la storia scritta da Alexandre Dumas padre, con la voglia di essere moderno e contemporaneo rispettando la classicità di trama e ambientazioni.

François Civil nel ruolo del Moschettiere D’Artagnan

Film, parodie, vecchi sceneggiati televisivi e opere teatrali, sono indicibili gli adattamenti e gli omaggi fatti al romanzo di Alexandre Dumas padre, autore de “I Tre Moschettieri”, eppure il fascino epico non appare mai sbiadito. Considerato uno scrittore di secondo ordine, è pur vero che questo non ne ha compromesso la scorrevolezza dei suoi testi. Peraltro, personaggi come D’Artagnan, hanno dimostrato di possedere un’immediata capacità di attrazione e permeabilità nell’immaginario, caratteristica che nella storia della letteratura può essere associata a pochi scrittori.

C’è sempre quel qualcosa che continua ad attrarre lo spettatore a non mancare un appuntamento inerente a quest’opera in cui il valoroso moscehttiere ne è protagonista. Sarà il fascino delle armi bianche, i duelli, la realtà nobiliare quasi settecentesca, saranno i quattro protagonisti, “sarà quel che sarà”, ma lo sforzo produttivo è notevole e risulta essere una grande dichiarazione d’amore per il cinema, capace di stimolare lo spettatore anche attraverso una storia lunga secoli.

Il film, “I Tre Moschettieri – D’Artagnan”, per volontà del regista francese Martin Bourboulon, sembra voler far coniugare il cinema moderno e cinema classico, sfruttando il notevole cast, senza però che esso offuschi la sceneggiatura che tende ad essere troppo lunga, a tratti lenta e prolissa, strutturata per sviluppare almeno un altro capitolo. (Confermato anche da “PART 1” all’inizio del film).

Questa pecca viene, con silente estro, lenita dai nomi presenti nel cast, dall’atmosfera quasi illuministica e dalle ottime scene di action, che sembrano riportare al vecchio royal western con un pizzico di noir.

Vincente Cassel (Athos), Pio Marmai (Porthos) e Roman Duris (Aramis)

Nonostante le contraddizioni storiche e le inevitabili rivisitazioni rispetto all’opera originale, il film di Bourboulon rimane fedele all’animo dell’autore francese. Protagonista non poteva che essere (almeno in questo primo film) D’Artagnan (François Civil) che torna a Parigi alla ricerca dei suoi aggressori. Il Cardinale Richelieu (Eric Ruf), in gran segreto, sta organizzando una terribile attività bellica, il primo attore , dopo una raccomandazione per diventare Moschettiere, per difendere Re Luigi XIII (Louis Garrel) si ritroverà alleato e poi amico degli storici servi della Francia: Athos (Vincent Cassel), Porthos (Pio Marmai) e Aramis (Romain Duris). Come ogni storia romanzata che si rispetti non manca il fattore amoroso in cui Costance (Lyna Khoudri), confidente della Regina (Vicky Krieps), rapirà il cuore dell’aitante D’Artagnan. L’antagonista femminile?  Eva Green, nel ruolo di Milady.

“I Tre Moschettieri – D’Artagnan” è un film che attrae per la forza produttiva ad alto budget, che vuole declamare il concept stilistico con mestiere, grazie ai diversi piani sequenze, tipico per avere scene action più spassose.

Di contro è presente la sopracitata narrazione che risulta pesante. La sensazione che lo spettatore ha di pesantezza la rivive più volte in queste due ore, in particolar modo nella parte centrale della pellicola, in cui la ricerca di un gioiello di corte occupa tutta la scena e offusca i protagonisti. Dopo questo momento di smarrimento, come vittima di labirintite, il film affronta la descrizione dei personaggi. 

E’ stato già detto che Eva Green è un’antagonista impeccabile e quindi i suoi fan potrebbero andare a vedere il film anche solo per questo motivo, ma anche i quattro Moschettieri valgono l’acquisto del biglietto. In conclusione il film “I Tre Moschettieri – D’Artagnan” si presenta da subito al pubblico come una specie di serie tv trasmessa al cinema, forse questo è il suo obiettivo dall’inizio e anche per questo, lascia aperto il finale.

Non resta che dire… Á Suivre!

“I Tre Moschettieri – D’Artagnan“. Un film di Martin Bourboulon del 2023, ispirato al romanzo di Alexandre Dumas padre. Con François Civil (D’Artagnan), Vincent Cassel (Athos), Romain Duris (Aramis), Pio Marmaï (Porthos), Eva Green (Milady), Eric Ruf (Cardinale Richelieu), Louis Garrel (Luigi XIII), Vicky Krieps (Anna d’Austria). Al cinema