“Noi in quanto che…”, dal 15 al 26 marzo al Golden. Intervista a Vania Della Bidia

Ha debuttato il 15 marzo scorso al Teatro Golden di Roma, la commedia politicamente scorretta “Noi in quanto che…” con Riccardo Graziosi, Lallo Circosta, Vania Della Bidia.

Claudio Greg Gregori alla regia, firma anche lo spettacolo insieme a Lallo Circosta e Riccardo Graziosi, che sarà in scena fino a domenica 26 marzo. La commedia, prodotta da Ab Management, è una brillante carrellata di scenette, sketch, monologhi, canzoni, dove il politicamente scorretto è il protagonista.
C’è un richiamo alla tv del passato, un periodo di grande professionalità, contraddistinto da spettacoli più creativi, maggiormente complessi ed articolati, basati sulla creatività della ripresa e delle coreografie, sul richiamo di grandi personaggi e sulla ricchezza delle proposte scenografiche. Una tv che appartiene anche ad un’Italia che non esiste più: garbata, educata, intelligente, di spessore.
La divertente commedia “Noi in quanto che…”, strizza l’occhio infatti alla televisione di qualità, al varietà di spessore, ai vecchi show del sabato sera, ai programmi tv garbati ed intelligenti, a quel bianco e nero affascinante ed a quella tv creativa, educata, con le signorine buonasera impeccabili, affascinanti, iconiche. Spesso proprio quelle tv che si rese passaggio e abbraccio da intrattenimento puro a una rilettura, anche sociale, dell’Italia popolare.

Vania Della Bidia, che abbiamo intervistato, è l’attrice chiamata e voluta da Lallo a tutti i costi e ben presto si scoprirà il motivo, il perché. Un susseguirsi di gag, risate, equivoci fino ad un finale frizzantissimo e soprattutto “politicamente scorretto”, tutto da seguire.
Abbiamo raggiunto ed intervistato Vania Della Bidia, attrice iconica proprio con Lillo e Greg, artista poliedrica, ironica, trasversale tra teatro, cinema e tv, volto e voce anche radiofonica.

Vania, un grande piacere ritrovarti. Parliamo della commedia che ha debuttato mercoledì 15 marzo al Golden di Roma: come nasce il tuo ruolo e qual è la tua parte? Sei un’attrice piena di talento, ironia, versatilità: cosa si devono aspettare gli spettatori?
Ciao Alessandra, è un grande piacere anche per me ritrovarti! Dunque lo spettacolo “Noi in quanto che…” non è una commedia in realtà, ma nasce come un omaggio ai varietà televisivi degli anni ’60, in cui gli attori interpretavano varie scenette (sketch), inframezzate da stacchetti musicali, balletti, brevi monologhi e così via. Quindi io interpreto molti ruoli, così come Lallo Circosta e Riccardo Graziosi. Sono la “signorina buonasera” che dà il via allo show, poi un’attrice e donna molto consapevole dei propri diritti e valori e che li rivendica, una titolare di agenzia viaggi esaltata e intransigente con le discriminazioni, la protagonista delle fiabe de La Bella Addormentata e Biancaneve, e molti altri.

Lo spettacolo “strizza” l’occhio alla tv vintage, ai “vecchi” e indimenticati show del sabato sera: nostalgia di quel tipo di televisione, a quella tv garbata e ricca di creatività?
Esattamente! Il tema dello spettacolo è il “politicamente scorretto”, cioè tutto ruota attorno alle assurdità che si creano con un politicamente corretto estremizzato, a tratti ipocrita e quasi vessatorio della libertà di espressione… ma tutto quanto è rappresentato con garbo, e confezionato in un contenitore che rimanda alla leggerezza, l’eleganza, l’intelligenza di una comicità alla Paolo Panelli, Aldo Fabrizi e Bice Valori (grandi modelli a cui ispirarsi)

Come si muovono i tre personaggi, sul palco?
C’è una grande interazione tra noi, momenti corali davvero esilaranti, ma anche momenti individuali. Abbiamo un’ottima intesa: ci compensiamo, bilanciamo, rilanciamo a vicenda. Ogni sketch regala un contesto e una situazione diversi, quindi è come se fossero 12 spettacoli in uno. Non ci si annoia nemmeno un minuto!

Un tuo pensiero sul teatro, categoria che ha sofferto moltissimo durante l’emergenza sanitaria: che effetto fa rivedere tanta gente a teatro con la voglia di prendere e scambiare emozioni? Quali le tue sensazioni ed emozioni dalla ripresa in poi?
Beh, è stato un po’ come tornare a vivere! Il Teatro è per me vita, casa, emozione, sogno e realtà contemporaneamente. Starne lontani è stata una sofferenza, ma anche in quei momenti si sentiva forte il desiderio di tornare presto. E così è stato: il pubblico appena ha potuto è tornato subito! La gente ha voglia di uscire, viene a teatro, e ha voglia di incontrarsi, di divertirsi, di emozionarsi con gli attori, respirare quel brusio, vivere e sentire l’onda energetica che solo uno spettacolo dal vivo può dare. E questa è una grande gioia per me, come attrice ma soprattutto come persona che ama profondamente il teatro!

Lavorare con Greg è una certezza? Svelaci qualche aneddoto di Greg regista, durante le prove:
Lavorare con Greg è innanzitutto un vero piacere e un gran divertimento! Lui come regista e come attore è molto generoso, nel senso che sa dare spazio alla creatività altrui, ed è costantemente alla ricerca del come far risaltare ancora di più le doti e le caratteristiche degli attori con cui collabora. In questo caso, poi, la sua mano nella confezione dello spettacolo si percepisce molto: ha messo a punto un contenitore perfetto per lo stile e la comicità di Lallo, Riccardo e mia. Un aneddoto? Beh… con Greg non sai mai quando arriva e se arriva: alle prove, a teatro, agli appuntamenti… ma quando poi arriva è come se ci fosse sempre stato: ha la capacità di connettersi immediatamente con il contesto, il momento e pure i nostri pensieri! Secondo me ha i superpoteri!

Vania Della Bidia tra Riccardo Graziosi(sx) e Lallo Circosta (dx)