I Festival salveranno il cinema?

Mentre l’universo culturale italiano si appresta a godere in pantofole le performances canore dei protagonisti del Festival di Sanremo, a pochi chilometri dall’ Ariston, il Festival Internazionale del cinema di Cannes apre ufficialmente i battenti e la corsa agli accrediti per accedere alla 76a edizione della vetrina cinematografica in Costa Azzurra, che nacque come risposta francese alla Mostra di Venezia, tra le rassegne più importanti del mondo.  Les accréditations sont ouverts! Grandi nomi e grandi film, i migliori delle produzioni cinematografiche del pianeta saranno presentati dal 16 al 27 maggio 2023, mentre Cannes rende omaggio ai film in concorso lo scorso anno, candidati nell’edizione passata degli Oscar a Hollywood a partire da Elvis di Baz Luhrman, candidato a ben 8 statuette,  seguito da Top Gun Maverick di Joseph Kosinski con sei, Sans filtre di Ruben Östlund candidato a 3 Oscar, fino al docufilm di Alice Rohrwacher.

Gli italiani del cinema puntano tutto su Cannes?” Titolava qualche giorno fa il critico Federico Pontiggia, rivelando che a Cannes quest’anno si rischia un clamoroso “overbooking” di film italiani a partire da Lubo di Giorgio DirittiFinalmente l’alba di Saverio Costanzo, senza contare l’attesissimo Il Capitano di Matteo Garrone,  La Chimera della Rohrwacher e a seguire Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti amatissimo in Francia con Margherita Buy e Silvio Orlando. Non mancherà anche quest’anno Marco Bellocchio con La conversione vincitore nel 2021 della Palma d’oro alla carriera, segnalando che l’Italia del cinema è dal 2001 non conquista l’ambito riconoscimento. E gli altri? Hollywood ha in serbo Killer of the Flower Moon di Martin Scorsese, protagonista Leonardo Di Caprio,  poi potrebbe esserci il Napoleon di Ridley Scott con Joaquin PhoenixThe Killer di David Fincher. Dall’America dovrebbe arrivare anche l’italiano trapiantato a New York, Luca Guadagnino con Challengers e ancora Denis Villeneuve con un film di fantascienza dal titolo Dune parte II, senza contare i film asiatici, francesi(sempre numerosi) inglesi, australiani, giapponesi, cinesi, africani, russi ed europei, Germania in testa che dal 16 febbraio si prepara ad aprire i battenti con la Berlinale.

Nel 2001 a Cannes, l’Italia ha conquistato l’ultima Palma d’oro con La stanza del figlio  di Nanni Moretti, nel 2022 secondo i dati ufficiali, nel nostro Paese in crisi di presenze nelle sale sono stati staccati 44,5 milioni di biglietti per un’incasso complessivo di poco più  di 306 milioni di euro. Confrontando questi dati con quelli relativi al triennio 2017/2019, si registra un calo del 48 percento degli incassi e del 51,6 delle presenze e che i Festival aiutino a ritrovare in sala in Italia il pubblico è l’augurio che tutti quelli che amano il cinema auspicano, in attesa che il 2024 ci regali una ripresa completa del mercato cinematografico a livello mondiale.