Il suo unico marito è stato Milko Skofic che gli anche dato l’unico figlio della sua vita, di cui si occuperà manco a dirlo il “gossip italiota” nelle prossime ore, parlando della cospicua eredità. Poche ore fa ci ha lasciato Gina Lollobrigida, fra eclatanti annunci sanremesi, partite di calcio e spettacolari arresti eccellenti, con annesso chiacchiericcio giornalistico di consumo. Se ne è andata a 95 anni la Diva che insieme a Sophia Loren ha rappresentato il volto del cinema italiano, ma anche fotografa e scultrice. Non aveva certo più vent’anni, ma conservava intatto il suo umorismo, la sua intelligenza e quel sex appeal che l’ha consacrata nel mondo la “Lollo”, magnifico ritratto contemporaneo dell’Italia al femminile e non solo del cinema. L’ultima intervista con lei, signora Lollobrigida, ho avuto il piacere di farla sotto il porticato roccocò dell’hotel Excelsior al lido di Venezia, quando la Mostra del Cinema le dedicò una retrospettiva dei suoi film e ospitò una bellissima mostra delle sue preziose sculture.
Quel giorno le brillavano gli occhi e quando ci spostammo in terrazza nel gazebo allestito dalla Rai che mi ospitava per le dirette con Rai Stereodue, l’energia che lei emanava era così forte che affascinò anche Robin Williams, protagonista all’epoca di Good morning Vietnam, che di lì a poco dopo di lei avrei dovuto ospitare. In quell’occasione le dissi che ero stato all’Avana a Cuba per un documentario su Fidel Castro, scoprendo negli archivi della televisione cubana la famosa intervista che lei riuscì ad avere, bruciando tutte le testate del mondo con il Líder Máximo, osando chiederle come un provinciale come c’era riuscita. Lei me lo ricordo, mi guardò sorridendo e mi rispose: «Chiedendoglielo e senza le chiacchiere che gli invidiosi misero in giro per invidia. Castro conosceva alcuni miei film e soprattutto la mia passione per la fotografia».
Actung banditi di Carlo Lizzani, Fanfan la tulipe di Christian Jaque, Il processo di Frine con Vittorio De Sicache coniò per lei il neologismo “maggiorata fisica”, Pane amore e fantasia di Luigi Comencini La Provincialedi Mario Soldati con Gabriele Ferzetti e poi Un bellissimo novembre di Mauro Bolognini che sono solo alcuni dei tanti film di successo interpretati dalla “bella di Subiaco” che spopolò con Lucia Bosè e Silvana Mangano nel 1947 al concorso di Miss Italia. Hollywood la rapi negli anni ‘50 facendole interpretare film come Il tesoro dell’Africa di John Huston al fianco di Humphrey Bogart e poi IL maestro di Don Giovanni con Erroll Flynn, La donna più bella del mondo con Vittorio Gassman, Trapezio di Carol Reed con Burt Lancaster, Sacro e profano al fianco di un innamoratissimo Frank Sinatra e La regina di Saba con Tyrone Power.
Il 2 febbraio del 2018 Gina Lollobrigida ha ricevuto la stella dei grandi del cinema sulla Walk of Fame a Hollywood, oltre a 3 Golden Globe, 7 David di Donatello, 3 Nastri d’argento e un Bafta (l’Oscar europeo).
Come era Castro con Lei gli chiesi alla fine di quell’intervista. «Non era certo Pancho Villa” e io fui veramente felice di un’intervista che arricchì la mia vita artistica anche come fotografa.»