Nello Spazio μετα di Palazzo Reale, dal 30 Novembre 2022, è ospitato il ritratto Marmoreo di Antonia Minore. Nata nel 36 a.C. a Roma, Antonia Minore rappresenta una delle figure femminili più importanti del primo Impero, tuttavia la documentazione che la riguarda è davvero esigua. Il ritratto Marmoreo esposto nello spazio Meta, proviene da Pantelleria, è esposto assieme alla sua copia digitale, realizzata grazie alla stampa 3D.
Lo spazio permanente tra arte e innovazione tecnologica, Spazio μετα, in soli sessanta giorni dalla sua apertura è stato scelto da più di diecimila cittadini-viaggiatori. La Fondazione Federico II accoglie la testa di Antonia Minore per proseguire nella valorizzazione delle più prestigiose opere scultoree in Sicilia e associare il patrimonio storico alla capacità di renderlo immortale. Fondamentale il tema della tutela e conservazione dei beni culturali e artistici, e quello delle collaborazioni tra gallerie, spazi archeologici e musei.
Spazio Meta consente ai visitatori, che fruiscono gli spazi del Complesso Monumentale Palazzo Reale e Cappella Palatina, attraverso le più moderne tecnologie, di entrare in relazione con il mondo dell’arte, rendendosi conto che l’innovazione applicata ai beni culturali è un concetto concreto. Spazio permanente tra arte e innovazione tecnologica, μετα consente ai visitatori di accedere all’ Infinity Room, ed assistere alla smaterializzazione e materializzazione dei capolavori del passato, attraverso le più moderne tecnologie ( Stampa 3D, nuvola di punti). All’interno di questo spazio il fruitore potrà anche assiste alla creazione della propria identità digitale, grazie al “Quickscan”. Scansito in sei secondi, il visitatore potrà provare ciò che avviene alle opere d’arte sulla propria pelle, in seguito, riceverà la propria identità digitale via email.
“Antonia Minore è stata una figura innovativa, di donna, nel panorama dell’impero romano. Seppe rivedere addirittura il cliché della matrona romana” sostiene la Direttrice della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso. “La partecipazione all’esperienza immersiva delle opere d’arte è un esperienza virtuale oltre che collettiva, ha già portato migliaia di visitatori, soprattutto giovani, dentro gli spazi della mostra. Nel segno dell’innovazione, Palazzo Reale riesce a rendere fruibile il patrimonio artistico antico e storico, avvicinando al modo della cultura non solo gli amanti ed estimatori dell’arte. Bisogna tenere presente che la digitalizzazione senza regole è sbagliata, con l’assessore e la presidenza stiamo creando un modello, affinché questi processi innovativi corrispondano alla valorizzazione serissima del patrimonio, sotto controllo anche da parte delle istituzioni che ne hanno la tutela”.
Attraverso le operazioni che la Fondazione Federico II, Palazzo Reale con Spazio Meta, porta avanti, si sollevano interrogativi anche sulla questione del prestito delle opere d’arte tra i Musei, al giorno d’oggi più che mai fondamentale. I musei non devono essere meri contenitori di reperti ma devono fare rete, devono porsi come interlocutori attivi tra le istituzioni e la collettività.
Il ritratto marmoreo dell’ Augusta Antonia, in 3D, è frutto anche della collaborazione con Giorgio Gori, pioniere di ARTIFICIAL, la start up nata nel 2015 e oggi pluripremiata, e Cultura crea, che sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni del sud, tra cui la Sicilia. “Nel nostro lavoro” Sostiene Giorgio Gori, “abbiamo digitalizzato migliaia di sculture provenienti da collezioni private e pubbliche di tutto il mondo. Ci siamo resi conto che, la visione di proteggere e di creare tecnologie che salvaguardano il file 3D, che noi chiamiamo il DNA dell’opera originale, non erano ancora state strutturate in maniera efficace per poter consentire una diffusione autorizzata del bene culturale. Allora abbiamo iniziato a lavorare su queste tecnologie, che sono le stesse che vengono applicate nell’industria della musica da moltissimo tempo, infatti molti ci chiamano lo Spotify delle opere d’arte. C’è la possibilità di realizzare riproduzioni del nostro patrimonio, senza dare accesso al file 3D originale. Questo crea un mercato e deve essere raccontato. Ci siamo accorti che dobbiamo raccontare il più possibile questa nuova percezione del bene culturale, soprattutto verso i giovani. Con Palazzo Reale e Meta Experience si dà la possibilità al grande pubblico di accedere ad una nuova visione del bene culturale.”
Il progetto è co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell’ambito della linea di intervento Cultura Crea e nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale. L’opera che è stata presentata alla stampa il 29 Novembre 2022, è giunta a Palermo in virtù della collaborazione tra la Fondazione Federico II e il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.