Ispirate dal luogo, e in maniera spesso site specific, le opere teatrali di Marco Savatteri e della Savatteri Production nascono dal territorio, “dal basso” e dalle maestranze artistiche locali. Marco Savatteri è la mente straordinaria che sta dietro questo progetto; regista, autore, compositore musicale e teatrale, nel 2012 ha creato e ideato la Casa del Musical, ad Agrigento. Si Laurea Magistrale in lettere Moderne, presso La Sapienza di Roma, scommette assieme a suo fratello Fausto sulla Sicilia (Fausto è direttore artistico di eventi musicali internazionali come Festivalle) insieme fondano la Savatteri Produzioni. “Ho cominciato a capire” sostiene Savatteri “che la forza di un industria creativa in Sicilia poteva essere solo la valorizzazione delle storie e del patrimonio materiale e immateriale che noi possediamo. Il connubio di molti artisti e maestranze che gravitano intorno a Savatteri produzioni ha l’obbiettivo di formare in Sicilia professionisti nelle arti sceniche ed esportare, con opere originali, l’Isola nel mondo e di rappresentare nell’Isola stessa la sua incredibile storia”. La Casa del Musical è la scuola che forma i talenti, la Savatteri Production è la società di produzione, culturale e musicale, che porta avanti la scommessa di queste nuove opere teatrali, spesso in luoghi non convenzionali, come la Valle dei Templi di Agrigento. Una scommessa tutta siciliana, sempre aperta a nuove collaborazioni e in crescita vertiginosa.
Come nasce questo progetto, ho chiesto a Marco Savatteri; “Sognavo una Sicilia che avesse una forza centripeta e non centrifuga: è il mio mantra da quando ero giovanissimo! Mi ricordo che, proprio quando avevo quattordici anni, ho iniziato ad aggregare il primo gruppo per fare spettacolo, e fu un musical. Quella compagnia teatrale (L’Associazione Eva Durante) lavorò, per diversi anni, su molte sperimentazioni; eravamo tutti giovanissimi e sognatori; fummo invitati anche in Brasile, Germania e America.” E poi cosa accadde? “A diciotto anni mi trasferisco a Roma per l’università, continuo nel teatro come pianista, regista e aiuto regista, collaboro come docente in alcune scuole di teatro e musical, poi torno in Sicilia, prima sporadicamente, poi sempre più spesso, riscopro il valore della mia terra che avevo lasciato, apro la Casa del Musical e scrivo spettacoli per gli allievi, dei saggi di fine anno particolari, ad hoc. Comincio ad osare, apro un progetto di formazione full time, il Progetto Campus, e ad Agrigento si trasferiscono studenti da Messina, da Palermo, poi da Napoli, Roma e Milano… io stesso stentavo a crederci.”
“Le Opere teatrali della compagnia, nascono veramente dal basso” continua Savatteri “Passano gli anni, e uso l’energia di quel gruppo per condividere arte e sperimentazione; i saggi diventano spettacoli, le collaborazioni includono sempre più professionisti e i nostri studenti diventano sempre più bravi. Quel progetto edificato mattone su mattone, partito veramente dal basso, ma dal basso autentico, un terreno fertile, diventa fucina di opere teatrali nuove, nate dalla nostra terra. Negli anni i nostri progetti teatrali hanno ricevuto il consenso da parte del pubblico, della stampa e dei media. E’ meraviglioso, ad esempio, vedere migliaia di spettatori svegliarsi all’alba per assistere allo spettacolo “Al Passo con i Templi – Il Risveglio degli Dei”, in luoghi come il Teatro Antico di Taormina o il Templi della Concordia di Agrigento. Gli spettacolo hanno avuto oltre che il premio da parte del pubblico e della gente, da parte degli enti che ci hanno da sempre sostenuti e che sono anche possessori dei luoghi Taormina Arte, Il Parco di Selinunte, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il Comune di Agrigento e il Teatro Pirandello, Empedocle consorzio Universitario (che ci ha sostenuto in tempi di pandemia), in seguito anche con la Fondazione Taormina Arte, la Regione Sicilia (che ci ha sostenuto dal 2020) e l’associazione MeNO. L’ associazione palermitana MeNO ha collaborato moltissimo con noi, e anche se si occupa di eventi culturali palermitani, ha puntato su di noi perché ha riconosciuto una possibilità nuova, uno stimolo culturale interessante.”
Ma cosa rappresenta la Casa del Musical e la Savatteri Produzioni oggi? “Oggi è una scommessa lucida, un progetto chiarissimo. Scommettiamo da una parte sulla formazione di giovani artisti, e dall’altra sulla formazione dei giovani artisti, e dall’altra investiamo su progetti con attori professionisti. Il mio team creativo è prettamente siciliano, ma non mancano splendide collaborazioni anche internazionali. I temi spaziano dalla mitologia, dalle storie del mediterraneo all’emigrazione; raccontiamo storie che riguardano l’uomo e il suo riflesso nei personaggi che si specchino sulla scena. “Camicette Bianche” parla di emigrazione e dell’incendio della fabbrica a New York nel 1911 in cui morirono centinaia di operaie, ed è frutto di una collaborazione con Ester Rizzo, scrittrice di “Camicette Bianche”; “Al Passo con i Templi” è una parabola sugli Dei e sulla mitologia dell’ Età dell’Oro all’ Era del Covid; “Caravaggio” ci impone una riflessione sulla tutela dell’arte.
“Spesso racconto il luogo stesso e la sua storia, un palazzo, un teatro, un sito archeologico, un bene conosciuto o inesplorato, depositario di cultura e storie preziose. Con Savatteri produzioni investiamo sull’arte producendo lavoro per altri artisti siciliani; con Casa del Musical permettiamo a giovani talenti di non trasferirsi per forza altrove, studiando arte e teatro nella loro terra. La Casa del Musical è stata chiamata così perché è nata con il musical, ma in seguito è diventata altro, ma soprattutto perché è nata da casa mia. Prima era solo un garage, poi è diventata una sala per le prove, con specchi, sala di incisione, e tutto quello che occorreva. Quando lavoriamo nella Valle dei Templi, ad esempio con “A passo con i Templi”, non facciamo un musical, o almeno non un musical che la gente si aspetta, ma piuttosto delle Opere teatrali o delle performance che parlano di noi, del nostro repertorio, del nostro patrimonio culturale, dei beni reali e immateriali e della nostra terra. Queste performance, opere teatrali site specific, le esportiamo anche fuori, in Francia, a New York e in Germania.”
“Sono molto fortunato, sono grato a questa terra e a questa squadra di artisti” continua Savatteri “una squadra di artisti mutevole, dove c’è commistione, scambio, interazione, la Casa del Musical è un luogo di crescita, di scambio e di ricambio. Ci tengo a precisare che questa non è una compagnia stabile, perché l’artista sta qui finché ha nutrimento per se stesso, senza vincoli. Nella Casa del Musical ti offro delle opportunità lavorative, ma soprattutto ti offro ricerca. La Sicilia, per citare Modugno, è una terra amara e bella, che dà molte soddisfazioni ma dove tutto è molto difficile. Nel Tempio dei Dioscuri, di Castore e Polluce, ho pensato di iniziare una nuova rassegna teatrale “I Riflessi del Mito”. Protagoniste le figure di Medea, Andromaca, Antigone e Fedra. I testi sono riflessi delle tragedie originali di Sofocle ed Euripide. Questa rassegna, in questo luogo, è stata possibile grazie anche alla collaborazione del Direttore della Valle dei Templi di Agrigento, l’ Architetto Roberto Sciarratta. Ai piedi delle quattro colonne del Tempio dei Dioscuri, vi sono molte colonne cadute e riverse sulla terra. Abbiamo stabilito che quei ruderi diventassero le sedute del pubblico: è stato un successo. La tragedia e il mito vengono rievocati in una chiave particolare, dentro un luogo unico. Lo spettatore può immergersi nel sito archeologico e vivere un esperienza che non è solo teatro, che non è solo visita archeologica, che non è solo spettacolo. Gli attori diventano i personaggi nati dal luogo, appaiono dalle stesse pietre e in esse si muovono. Un gioco esperienziale che mi diverte ed emoziona. Sono grato alla mia Sicilia! Quest’anno, con “I Riflessi del Mito”, abbiamo avuto numeri importanti, sono venuti a vedere gli spettacoli anche millecinquecento persone, grazie anche alle albe che abbiamo rappresentato alla Valle dei Templi di Agrigento, a Taormina, a Selinunte, a Siracusa, Catania e anche a Venezia. “
“Un elemento importante nei miei spettacoli è la musica” continua Savatteri “è un collante di cui abuso. Mi piace comporre musiche e canzoni originali per i miei lavori. Pretendo che gli attori possano saper recitare, cantare e danzare. Non ho pregiudizi sui generi artistici e sulle varie espressioni dell’ Arte. Le mie opere sono spesso trasversali, teatro, musica e danza coesistono e accanto ad essi vi può stare il fuoco circense o l’illusionismo: amo i contrasti e il dialogo di elementi apparentemente lontani. Amo scrivere per il teatro e pormi domande sapendo che spesso non potrò trovare risposte: è difficile essere umani. L’arte ci aiuta a guardarci dentro intorno, ma spesso si scopre l’abisso e si squarcia il velo delle illusioni. Fare teatro non è mai comodo e non è mai soltanto divertente. Eppure per me è essenziale. Io amo scrivere, lo faccio perché voglio pormi delle domande più che darmi delle risposte, che in fondo forse non troverò mai.“
Il mito, la storia della Sicilia, la storia dell’Italia, del Mediterraneo, i conflitti, i problemi che viviamo nel contemporaneo, sono tutte grandissime metafore sulle quali potere riflettere ed aprire un dibattito. Tutto è strettamente connesso, il teatro, la parola, la musica, l’impegno sociale, l’invito a ritrovare l’anima, la sensibilità, il sogno. Un esempio è Antigone, che abbiamo rappresentato il 2 Ottobre, proprio mentre in Iran vi era una battaglia per i diritti delle donne, con il sacrificio di Mahsa Amini che è stata uccisa. Abbiamo verificato, facendo le prove in sala e ascoltando i telegiornali, che il postulato di Antigone purtroppo, deve essere ancora raccontato, vi sono ancora Antigoni, nel mondo, che sfidano le leggi dello stato per seguire quelle del cuore. Lo spettacolo su “Caravaggio, La Fuga” nasce quando a Venezia, a causa dell’acqua alta, le opere d’arte erano in in pericolo. Ho iniziato a scrivere questo lavoro proprio per parlare della tutela delle opere d’arte. Di fondo, nei nostri spettacoli, ci sono sempre tematiche con un fondo culturale.”
“Mi risulta stretto il termine musical, che purtroppo a volte disorienta ed è fraintendibile. Del musical, nei miei spettacoli, mantengo la capacità popolare di arrivare alla gente, che parte sempre dalla cultura, dalla ricerca, dallo studio e dal contenuto. Sono devoto al musical, ma i nostri sono spettacoli sono trasversali, spettacolo e spettacolarizzazione coesistono e anche per questo piacciono molto anche ai bambini. Musica, canto, danza sono presenti come lo erano nelle rappresentazioni greche.”
La Casa del Musical oggi è la scuola professionale per attori della Savatteri Production, nella quale è possibile usufruire di borse di studio e lavorare anche full time. Marco Savatteri e la sua compagnia invitano tutti gli artisti, che volessero mettersi in gioco, ad intraprendere questo percorso, un percorso di formazione e sperimentazione, che coniuga studio e lavoro e che vede gli artisti siciliani lavorare nella loro terra. “La nostra è una storia autentica che possiamo raccontare in modo autentico, perché in essa siamo nati”. Con onesta, correttezza e passione vera, la Savatteri production e Marco Savatteri, per me un contemporaneo Leonardo Da Vinci, porta avanti coraggiosamente e faticosamente un lavoro spettacolare, che da valore e dignità alla nostra terra e ad i nostri artisti, riuscendo a dimostrare che si può lavorare bene in Sicilia, e portare la Sicilia nel mondo: una terra metafora di tutte le terre, questa terra dannatamente bella ma dannatamente fragile.
Da Dicembre 2022 gli spettacoli della Savatteri Produzioni saranno n diverse città siciliane e non solo. Potete seguire tutti i loro aggiornamenti sul sito https://www.facebook.com/casadelmusical/ e su Instagram @savatteriproduzioni.