Il 2022 sembra intenzionato a colpire le grandi colonne a cui siamo legati, prima Piero Angela, poi la Regina Elisabetta II, adesso Angela Lansbury.
C’è chi l’ha amata come la Signora in giallo, chi lega il suo ricordo ai suoi immortali doppiaggi come Mrs. Bric (La Bella e la Bestia) o l’austera nonna di Anastasia, chi invece non può dimenticare i grandi ruoli hollywoodiani e chi, come me, avrebbe sempre sognato di volare con lei attraverso mondi fantastici su un letto volante (Pomi d’ottone e manici di scopa).
Angela Lansbury si è spenta qualche giorno prima di compiere 97 anni e ha lasciato a tutti noi memoria della grande attrice che è stata.
Sebbene effettivamente possa essere ricordata solo per singoli (seppure iconici) ruoli, Lansbury è stata un’artista attiva in diversi campi come la televisione, il cinema e anche il teatro, ricoprendo ruoli diversi e sempre d’impatto.
Fa notare il suo talento sin dal debutto sul grande schermo nel 1944 nel film Angoscia (regia di George Cukor) in cui, al fianco di Ingrid Bergman e Charles Boyer, interpreta il ruolo che la porterà alla prima candidatura agli Oscar come Miglior attrice non protagonista.
E partendo da lì l’attrice ha lasciato il suo segno, passando da diversi ruoli, generi e registi: l’abbiamo vista in commedie musicali come nel già citato Pomi d’ottone e manici di scopa (1971) e in Le ragazze di Harvey (1946), nei grandi gialli come Assassinio sul Nilo (1978 in cui interpreta proprio Miss Marple) o Assassinio allo specchio (1980) o in drammi immortali come Il Danubio rosso (1949) e Va’ e uccidi (1962).
Fra i grandi ruoli non si può non citare anche quello nel film biografico Jean Harlow, la donna che non sapeva amare, in cui interpreta la madre di Carroll Baker.
Nel corso della sua carriera, ha anche recitato accanto a tre grandi nomi del cinema italiano, come Sophia Loren (Olympia, 1960), Vittorio De Sica (Le avventure e gli amori di Moll Flanders, 1965) e Raf Vallone (Jean Harlow).
Anche in teatro ha saputo destreggiarsi in ruoli differenti che l’hanno portata a vincere cinque Tony Award per le performance in Mame nel 1966 tratto dal romanzo Zia Mame di Patrick Dennis, la sua interpretazione di Mrs. Lovett nel musical Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, e anche Blithe Spirit nel 2009, quest’ultimo portato in scena a 83 anni, per ennesima dimostrazione della sua tenacia.
In televisione è quasi superfluo ricordare il suo memorabile e immortale ruolo della scrittrice e detective Jessica B. Fletcher, che è andato in onda dal 1984 al 1996, e che è continuato con diversi film per la televisione fino al 2003.
La morte di questa elegante e memorabile artista si aggiunge così, tristemente, all’elenco delle notizie che hanno segnato grandi perdite nel mondo dello spettacolo e della cultura. Ma sappiamo che nei nostri cuori e nei nostri ricordi avrà sempre un posto speciale.