«La vita è una festa infinita», recita una bella canzone di Jovanotti è sarà una grande festa del cinema quest’anno “vestita” da Festival Internazionale con tanto di giuria; quella della “commedy” sarà presieduta da Carlo Verdone. Il calendario è stato ufficializzato ieri mattina nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma dalla nuova Direttrice Artistica Paola Malanga, succeduta quest’anno a Antonio Monda, che ha illustrato il calendario della 17a edizione.
Si parte il 13 ottobre per chiudere il 23 e sul red carpet ospite di “Alice nella città”, segmento indipendente all’interno del Festival, dopo Brad Pitt quest’anno sfilerà il premio Oscar Russell Crowe, grande attesa anche per Jennifer Lawrence a Taylor Swift. Spazio ovviamente anche ai volti di casa nostra da Pier Francesco Favino protagonista di Colibri di Francesca Archibugi, film scelto per l’apertura a Tony Servillo, Francesco De Gregori e Alessandro Haber, protagonisti della commedia di Mimmo Paladino La Divina cometa. Il Festival renderà omaggio quest’anno a una diva di casa nostra, Claudia Cardinale e a Robert De Niro, fra i protagonisti del film A come Amsterdam, thriller diretto da David Russell, in cui tre testimoni di un delitto ne diventano i principali sospettati.
Sedici saranno i film in concorso e sette di questi sono diretti da donne. Uno dei premi alla carriera sarà attribuito al regista James Ivory, che presenterà al Festival un documentario autobiografico.
Grande spazio ai classici del genere western e alle commedie romantiche, tanti i film italiani tra i quali in apertura spicca un bel documentario dedicato a Luciano Pavarotti. E poi La cura di Francesco Patierno, I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro. Nella sezione Freestyle vedremo Ho visto Maradona di Daniel Pennac, Dario Fo: L’ultimo mistero buffo di Gianluca Rame e l’atteso Er gol de Turone era bono di Francesco Miccichè, dove tra immagini di repertorio e interviste ai diretti protagonisti, si cercherà di rispondere alla domanda che ha accompagnato gli sportivi di tutta Italia per oltre quarant’anni: ma il gol di Turone era buono in quella storica Juventus Roma che costò lo scudetto alla squadra giallorossa? Molta curiosità per Jane Campion, un ritratto inedito della regista premio Oscar diretto dalla regista Julie Bertuccelli e per gli amanti del genere, Jazz set di Steve Della Casa (direttore del Torino Festival) e Caterina Taricano dedicato al jazz come canto di libertà, Louis Armstrong’s black & blues prodotto da Ron Howard e diretto da Sacha Jenkins. Si ride con Sono Lillo, un mare di risate dal duo comico Eros Puglielli e Lillo Petrolo e da non perdere in rigoroso bianco e nero Souvenir d’Italie che Giorgio Verdelli dedica al famoso jazzista re dello swing Lelio Luttazzi. Fra I film ricordiamo Astolfo con Stefania Sandrelli diretta dal regista di Pranzo di Ferragosto Gianni di Gregorio e The menu, una black comedy con Ralph Fienners diretta da Mark Mylod. Inoltre nella sezione Grand Public (“grandi film che garantiscono emozioni per il pubblico più vasto”), vedremo un western con Nicolas Cage nei panni di un cacciatore di bufali in Butcher’s crossing e ancora per il cinema italiano Era ora di Alessandro Aronadio con mattatore Edoardo Leo. Da non perdere Il Principe di Roma con Marco Giallini diretto da Edoardo Falcone, Rapiniamo il Duce Renato Di Maria con Pietro Castellitto e La stranezza diretto da Roberto Andò, una commedia interpretata da un inedito trio: Tony Servillo nei panni del drammaturgo siciliano Pirandello, Ficarra e Picone.
Insomma un Festival Festa che si completa con opere in concorso dall’Ucraina, Cuba, Palestina, Algeria, Lituania e Corea del Sud, sono solo alcuni dei Paesi rappresentati quest’anno.
Un omaggio infine al cinema di Jean-Luc Godard e a quello dell’indimenticabile Ugo Tognazzi con le copie restaurate di capolavori come La Grande abbuffata di Marco Ferreri, Il Federale e L’anatra all’arancia.