Ancora Italia a Venezia, ma attenzione a “Master Gardener” con una sempre affascinante Sigourney Weaver.

“Metafora Horror”. “Sogni e lacrime per la Chalatmania”. “L’horror rivoluzionario sorprende e intenerisce”. Questi alcuni titoli dei giornali che hanno sottolineato il giorno dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia del primo film italiano in concorso Bones and all, diretto da Luca Guadagnino e interpretato dal nuovo idolo dei giovani Timothee Chalamet, sullo schermo in coppia con l’attrice Taylor Russel. Così Guadagnino dopo Suspiria nel 2018, stupisce ancora una volta con un altro horror d’amore che farà  rumore. In queste ore il Festival propone in concorso  un altro film italiano Monica diretto da Andrea Pallaoro,  girato in America, come quello di Guadagnino, con un cast internazionale. Protagonista l’attrice transgender Trace Lysette. Pallaoro è un autore entrato nel cuore dei cinefili con film come Medeas premiato nel 2013 proprio a Venezia, e in questo film racconta l’anima e la vita in America di una transgender che dopo vent’anni di lontananza decide di tornare a casa in una piccola cittadina dell’Ohio per prendersi cura della madre morente. «Un mondo emotivo e psicologico», ha detto il regista “per riflettere sulla natura precaria dell’identità di ciascuno di noi».

Fra i film in concorso, un lungo applauso al termine della proiezione per la stampa ha sottolineato l’emozionante Argentina 1985, che il regista Santiago Mitre dedica alla storia vera di un coraggioso Procuratore incaricato dal governo democratico di Alfonsin di mettere all’ergastolo i militari responsabili di migliaia di deportazioni durante la dittatura militare di Videla. Il film è la cronaca vera di quel processo civile, che superando mille ostacoli, riuscì ad assicurare alla giustizia gli autori di quei massacri. 

Sul red carpet della Mostra e sugli schermi fuori concorso abbiamo visto Master Gardner del pluripremiato regista americano Paul Schradel più volte Oscar anche come sceneggiatore di film come Taxi driver. Al regista americano verrà attribuito anche un Leone d’oro alla carriera.

Master Gardener è interpretato da Sigourney Weaver e dall’attore e regista Joel Edgerton, dove Schrader punta tutto sui sentimenti nascosti di una ricca vedova proprietaria di un giardino, i cui fiori sono oggetto delle amorevoli cure del suo scrupoloso giardiniere  Quando la signora Haverville gli chiederà di assumere la sua ribelle e tormentata pronipote Maya(Quintessa Swindell), da lei adottata, come nuova apprendista, il caos entrerà nell’esistenza semplice di Narval, svelando oscuri segreti di un passato oscuro e violento che li minaccerà tutti. Una storia elegante di valori e di passioni destinate a esplodere come le magnifiche rose create da un insolito “master gardener”.

Per il “colore” di una mostra attutita nel glamour ma che si avvale di un palcoscenico universale come Venezia presa d’assalto dai turisti, il glamour si consuma prevalentemente a tavola a quelli dell’esclusivo Ristorante  Do Forni del mago Eligio e a quelli dell’altrettanto gettonatissimo Harry’s Bar di Cipriani  dove si sono alternati i divi di questa kermesse: da Catherine Deneuve con la figlia Chiara Mastroianni a Cate Blanchett, da Isabelle Huppert a Vincent Cassel con la nuova compagna Tina Kunakey, mentre per gli appassionati di calcio fa ancora rumore la dichiarazione d’amore del bel Chalamet alla squadra della Roma dello special one José Mourinho!