“Quei bravi ragazzi”. Auguri a Robert e Sean!

Una rarissima foto in bianco e nero recuperata dall’archivio del critico e amico Enrico Magrelli, li ritrae giovanissimi entrambi amici, anche colleghi di set (Non siamo angeli – 1989), durante un gala al Festival di Cannes di qualche anno fa. Sono nati entrambi il 17 agosto il più grandicello dei due nel 1943, l’altro nel 1960.

Alla Mostra del Cinema di Venezia che fra pochi giorni inaugura la sua 79° vetrina internazionale, hanno conquistato entrambi importanti riconoscimenti e in questi giorni il mondo del cinema festeggia il compleanno di entrambi: le 80 primavere di Robert De Niro, Leone d’oro carriera nel 1993 e Sean Penn Coppia Volpi a Venezia come migliore attore protagonista per il film di Anthony Drazan Bugie, baci, bambole & bastardi al Festival di Cannes. Un anno prima, nel 1997 il “ragazzo ribelle” di Hollywood aveva vinto anche la Palma d’oro come migliore attore protagonista per il film di Nick Cassavetes, Shes so lovely. Robert De Niro ha collezionato nel corso di una carriera lunga 50 anni interpretando film da legenda, ben 8 nomination agli Oscar, conquistandolo nel 1975 come attore non protagonista con Il Padrino parte II di Francis Ford Coppola e nel 1981 come migliore attore protagonista nel ruolo del pugile Jack La Motta in Toro scatenato di Martin Scorsese.

De Niro nato a New York ma naturalizzato Italiano, genitori entrambi artisti, madre poetessa, padre pittore, figli di immigrati dal Molise, i nonni erano di Ferrazzano e sei figli avuti da tre donne importanti della sua vita l’attrice Dihanne Abbott, la fotoreporter Toukie Smith e l’attrice Grace Hightower.

Sean Penn è nato a Santa Monica sul mare di Hollywood in California, anche lui figlio di artisti, scuola di recitazione come De Niro all’Actors Studio, faccia da schiaffi, carattere ribelle e pieno di contrasti “L’attore californiano dagli occhi blu ghiaccio” e dalla fama di ragazzo violento e pure alcolizzato. Due matrimoni contrastati da scandali e litigi: quello con la pop star Madonna, sua prima moglie e quello con l’attrice Robin Wright. Nel 1977 la rivista Empire lo ha inserito nella classifica dei 100 attori più importanti della storia del cinema. Protagonista di film memorabili, gli inizi della sua carriera fu come per Al Pacino, tanta gavetta nei teatrini off di Broadway e in breve tempo diventa il “bad boy” più amato d’America. Il resto lo fa la cronaca anche con il suo impegno sociale e politico, pericolo pubblico per i fotoreporter, spesso vittime delle sue reazioni. Insomma un divo scomodo per le majors ma sempre più amato dal pubblico. Fra i suoi primi successi sullo schermo con la regia di Harold Becker Taps, proprio nel ruolo di un giovane ribelle e violento, poi diretto da James Foley nel film A distanza ravvicinata e successivamente da Neil Jordan in Non siamo angeli a cui seguono successi come Carlitos away di Brian De Palma,  Condannato a morte di Tim RobbinsU Turn di Oliver StoneLa sottile linea rossa di Terrence Malick,  e  Accordi e disaccordi di Woody Allen nel  ruolo di  in un chitarrista dilettante, che gli consente di acquisire la seconda nomination all’ Oscar. La terza arriverà nel 2001 con il film Mi chiamo Sam diretto da Jessie Nelson nel ruolo di un padre ritardato a cui segue nel 2003 diretto da Clint Estwood Mystic river, nel quale trionfa vincendo un Oscar e un Golden Globe nel 2004. Poi l’affermazione diretto da Alejandro Gonzales Inarritu, con il film 21 grammi con il quale Sean conquista proprio alla Mostra del Cinema di Venezia la sua seconda Coppa Volpi come migliore attore. Per completezza di informazione è importante citare anche The Interpreter di Sidney Pollak girato nel 2005,  Disastro a Hollywood di Berry Levinson del 2008 e poi Milk di Gus Van Sant del 2009 a cui seguirono le affermazioni come attore con  film come The tree of life di Terence  Malick , This must be the place di Paolo Sorrentino e una serie di successi anche  come regista a partire dal 1991 con Lupo solitario che oltre a dirigere interpretò al fianco della nostra Valeria Golino nel suo fortunato periodo americano e un giovane Viggo Mortensen. Poi ancora in veste di regista un bellissimo episodio nel film 11 Settembre, per ricordare la tragedia delle torri gemelle a New York e il film Tre giorni per la verità con Jack Nicholson.

Fra le mille sfaccettature delle sue battaglie per i diritti civili e la giustizia, da non dimenticare nel 2018 il violento attacco contro Donald Trump in occasione della cerimonia per la consegna dei Tony Awards a Hollywood in occasione della presentazione di Bruce Springsteen.

Sean Penn e Robert De Niro sono indubbiamente, come ha scritto la critica internazionale facendo gli auguri ad entrambi, gli attori che meglio hanno rappresentato la storia di Hollywood nel XX secolo.

Robert De Niro nella sua lunga carriera è riuscito a mescolare tanti generi con una naturalezza che costituisce ancora oggi una importantissima componente del suo successo, grazie anche all’impegno nel 2003 come uno dei fondatori nella sua New York del Tribeca Film Festival, rassegna internazionale di film indipendenti, nata all’indomani dell’attentato alle Twins Tower. In quella sede il primo regista legato ai suoi successi ma anche a una grande amicizia personale con il quale ha girato ben nove film è stato Martin Scorsese, con il quale nel 1981 vinse il suo primo Oscar come attore protagonista con il film Toro scatenato .

Protagonista di film di successo, De Niro ha legato Il suo nome a titoli da leggenda come Taxi driverIl CacciatoreC’era una volta in America, il capolavoro di Sergio Leone che gli ha fatto amare Roma. In una delle tante interviste che realizzai, mi disse: «Amo l ‘Italia, amo Roma.  Sono grato anche agli italiani del cinema e a Hollywood e al mio amico Martin Scorsese e a Sergio Leone».

Quanti titoli, quanti successi: Gli Intoccabili di Brian De Palma nel ruolo di Al Capone, quello che condannato per evasione fiscale urla al poliziotto con il volto di Kevin Kostner: «Sei solo chiacchiere e distintivo».

L’elenco dei film è lungo: Mission di Roland Joffre, Quei bravi ragazzi di Scorsese e poi New York New York accanto a Liza MinelliAngel Heart diretto da Alan Parker.

«ll momento più bello” mi disse, «è stato proprio alla Mostra del cinema di Venezia quando mi hanno onorato con il Leone d’oro alla carriera.»

E allora proprio da Venezia cari Robert e Sean dove entrambi siete nella storia, vi giunga l ‘augurio più cinematografico di buon compleanno e naturalmente viva il cinema!!

Teatro Roma
Flaminia Zacchilli

Amanti: in terapia si piange

Una commedia forse troppo leggera, dedita a fare luce sulla controversa figura degli “amanti” e sul peso delle relazioni extraconiugali 

Leggi Tutto »