“Che cos’è il corpo? Questo strato dall’apparenza solida che ci avvolge è uno, come ci appare ad un primo sguardo, o sono infiniti, a seconda di come li si guarda? E se c’è il contenitore, qual è il suo contenuto?”
L’artista Maria Donata Papadia, laureata all‘Accademia di Belle Arti di Ravenna ed ora stabilitasi ad Amsterdam, regala al pubblico romano la personale “IMPRONTE”, terza mostra pop up del ciclo di Fuori catalogo. Wandering Pop Up Art Exhibition, foraggiata dalla Radio Trastevere Gallery di Roma. Dal 20 al 26 maggio 2022, appassionati e non di arte contemporanea potranno conoscere ed ammirare i lavori dell’artista, facendosi trasportare dalla leggerezza delle sue opere, prive di arcani e cabalistici contenuti, e dalla musica d’atmosfera distensiva. L’esordio della mostra prevedeva la performance live della Papadia, creando un’interazione diretta tra l’artista e lo spettatore, mitigando la gestazione dell’opera con la descrizione diretta di questa. Il processo creativo, solitamente nascosto al grande pubblico, emerge dalla nebbia volutamente elitaria dell’arte contemporanea per diventare conoscibile ai più senza perdere la sua potenza espressiva. Il lavoro dell’artista si mostra per quello che è realmente, ossia la sperimentazione di tecniche innovative partendo dalle radici più profonde, riprendendo talvolta il modus operandi dei bambini nel disegnare i contorni delle mani o delle cose, trasformati a loro volta in opere del tutto personali ed originali.
Il procedimento consta di una sovrapposizione di diverse tipologie di carte, che vanno dall’utilizzo di materiali più industriali come la garza, tartalana e carta velina da modello, a stoffe più pregiate come il lino. Una volta preso l’impronta dell’oggetto, della mano o talvolta di interi corpi di modelli, l’artista ne ritaglia il perimetro, estrapolando esclusivamente la parte esterna così da sovrapporre su uno sfondo precedentemente dipinto la parte restante esterna del ritaglio, così da creare un effetto di “negativo” sull’opera in un certo senso invertita. Il collage della Papadia prevede dunque una precedente elaborazione nella colorazione della tela di fondo, la quale viene solitamente spiegazzata, casualmente raggrinzita, così da conferire quasi tridimensionalità all’opera. Le sue impronte su fondo rossastro, ricordano i colori delle pitture rupestri preistoriche ma al contempo si caratterizzano per la verosimiglianza con la muscolatura umana, garantita dalla finzione della struttura muscolare attraverso le venature a rilievo delle grinze della carta velina.
Il risultato è una creazione artistica che richiama la natura anonima dei corpi delle danzatrici di Matisse, in una versione materialistica popolare alla Burri. L’ambiente ospitato gentilmente da Radio Trastevere Gallery, nata nel 2021 e diretta da Sasha Caterina. Il locale rappresenta non solo atelier e galleria d’arte, ma anche la sede della stessa Web Radio Trastevere, ideata con un nuovo concetto di news e talk show. Radio Trastevere è l’hot spot hub dove gli artisti possono incontrarsi, fare brainstorming, produrre arte, canzoni e tanto altro. L’atelier adibito a galleria è contornato da un accogliente giardino, dove poter ospitare servizi fotografici e vernissage.
Il progetto Fuori catalogo. Wandering Pop Up Art Exhibition nato dalla mente creativa di Barbara Braghittoni dedicato ai valori del dialogo e del confronto tra esseri umani.
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