Tra nuovi spettacoli e grandi, nonché attesi, ritorni.
Lo scorso 19 giugno 2024, presso il Teatro Astra di Torino, è stata presentata la nuova stagione del TPE – Teatro Piemonte Europa, che avrà come titolo Fantasmi. Sul palco, per la conferenza stampa, oltre al direttore artistico Andrea De Rosa, era presente la presidente del TPE Maddalena Bumma. Dopo i consueti saluti istituzionali da parte dei rappresentanti dei soci sostenitori, quali la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo, è stato illustrato il programma comprendente anche due attesi ritorni: quello di Wonder Woman di Antonio Latella e di Edipo Re dello stesso direttore artistico, dopo i fortunati debutti nella trascorsa stagione Cecità, che si concentrava sull’incapacità dell’uomo moderno di vedere le verità che gli stanno davanti agli occhi.
De Rosa, parlando della prossima stagione, ha affermato: “I fantasmi ci parlano, spesso ci spaventiamo e l’unico modo per farli sparire è accendere la luce. Ma se restiamo nel buio, spiando i loro contorni fatti di bagliori, di aria, di aloni, di niente, allora riusciremo a sentire il loro sussurro, un mormorio che può indicarci la strada, che potrebbe mostrarci, attraverso quel tenue chiarore, le verità nascoste dentro di noi.”
Per la prossima stagione continueranno anche i rapporti di collaborazione con altre realtà torinesi quali il Teatro Stabile di Torino, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Piemonte dal Vivo, la Lavanderia a Vapore e Torinodanza.
Il cartellone si comporrà di 22 titoli, di cui cinque saranno prime nazionali. Ad arricchire ulteriormente il programma, gli spettacoli del Festival delle Colline Torinesi, diretto da Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti, e quelli della rassegna Palcoscenico Danza curata da Paolo Mohovich, festival e rassegna di cui il TPE si occupa dell’organizzazione. A dare il via alla stagione sarà Pippo Delbono con Il risveglio, un rincontrare ciò che non c’è più, dalle cose alle musiche, passando dai venti rivoluzionari. De Rosa, oltre a riportare in scena la sua produzione dell’anno precedente, debutterà a dicembre con Orlando di Virginia Woolf. Giovanni Ortoleva, invece, dirigerà i suoi attori ne La signora delle camelie. Grande attesa per Daria Deflorian e Francesca Marciano che saranno presenti in cartellone con l’adattamento del romanzo La Vegetariana della scrittrice sudcoreana Han Kang, in cui una donna dapprima decide di diventare soltanto vegetariana, e poi via via decide di privarsi anche di ogni altro cibo e persino della parola. Immancabile anche l’appuntamento con Le mie tre sorelle della regista e drammaturga Ashkan Khatibi, in cui il tema centrale è la libertà delle donne in Iran. Il Mediterraneo, oramai macabro bacino di innumerevoli morti di politiche d’accoglienza inesistenti, sarà il tema portante di Naufraghi senza volto per la regia di Renato Sarti. Nella futura stagione saranno anche presenti gli Anagoor, che faranno i conti con i fantasmi del colonialismo, dell’imperialismo e dei genocidi perpetrati dalle potenze occidentali nel percorso Polittico dell’infamia. Grande attesa anche attorno a Fabrizio Gifuni, che condurrà lo spettatore attraverso una riflessione sulle figure di Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini, mediante due spettacoli in programma ad aprile. Due fantasmi, quelli di Moro e Pasolini, che ancora oggi ritornano periodicamente a far sentire la loro dirompente voce e che sovente ci chiedono verso quale direzione ci stiamo muovendo. Spazio anche alle giovani leve del teatro come Paolo Costantini, che si cimenterà nella regia di Giovanna d’Arco, una figura oggi più che mai attuale. A chiudere la stagione ventura, L’ultima parola, dove Barletti/Waas cureranno la messa in scena di due monologhi frutto delle taglienti penne di Beckett e Handke.
A chiusura della conferenza stampa, il microfono è passato dapprima nelle mani di Sergio Ariotti, che ha fatto una rapida carrellata degli spettacoli della prossima edizione del festival di cui rimando all’articolo con il seguente link https://quartapareteroma.it/presentata-la-ventinovesima-edizione-del-festival-delle-colline-torinesi/ , e in seguito la parola è passata a Mohovich, che ha illustrato gli spettacoli della rassegna, da Los Perros con la coreografia di Marco Morau alla Giselle di Nyko Piscopo, passando per la grande Cristiana Morganti che sarà presente con Behind the light e Giovanni Insaudo che invece guiderà i suoi danzatori nel suo Nostalgia.
Una stagione attenta al contemporaneo quella del TPE e soprattutto sensibile al suo pubblico, che ha visto registrare una considerevole crescita di giovani negli ultimi anni. L’anno venturo partirà anche una collaborazione con la GTT – Gruppo Trasporti Torinesi, per incentivare gli spettatori ad andare a teatro con i mezzi pubblici.