Dal 21 settembre 2022 a Palazzo Reale, a Palermo, apre al pubblico “μετα experience“, uno spazio permanente d’arte dove il visitatore potrà fare esperienza di se stesso e scoprire il proprio “io” digitale. La Fondazione Federico II si conferma, ancora una volta, essere al passo con i tempi, innovatrice e coraggiosa, nel mostrare ciò che parte dell’arte contemporanea oggi è.
Un operazione che proietta il Palazzo e le sue stanze, in un meta universo, al passo con i tempi, dove il fruitore prende parte al processo di digitalizzazione dei Beni Culturali e incontra le opere d’arte del passato, che fruisce, grazie alle più moderne tecnologie come la stampa 3D o il laser Scanner. Passato e presente coincidono in un unico luogo, qui si riflettere l’importanza della tecnologia applicata alla storia dell’arte.
Come funziona questo spazio innovativo? il fruitore sarà immerso nella dimensione dell’Infinity Room, dove potrà assistere alla materializzazione e smaterializzazione del proprio corpo, in soli sei secondi. Lo spettatore riceverà, in seguito, via mail la propria identità digitale, attraverso l’uso del “Quickscan” e potrà persino far realizzare il proprio busto come fosse un’opera d’arte.
Il percorso continua in due piccole sale dove sono presenti opere d’arte del passato, come il Satiro danzante, di Mazzara del Vallo, che sospeso in aria svetta davanti gli occhi curiosi dei visitatori, il Giovinetto di Mozia, conservata al Museo Whitaker, riprodotto con la tecnica della stampa 3D, il Ritratto di Cesare Augusto Ottaviano, custodito a lungo al Museo Paolo Orsi di Siracusa, ad oggi esposto a Palazzo Reale e al contempo riprodotto con la tecnica della stampa 3D.
L’innovazione applicata ai beni culturali non è più un idea ma è reale, con “μετα” l’innovazione diventa tangibile e fattiva. Dopo due anni di pandemia, molti settori dell’arte e della cultura hanno compreso l’importanza di una progressiva digitalizzazione del patrimonio culturale e dei Beni Artistici. Grazie alla scansione 3D, al Laser Scanner, alle più moderne tecnologie messe a disposizione tra Musei, Poli Artistici, Gallerie, Istituti e Fondazioni, l’uomo è riuscito a superare limiti prima impossibili da valicare, quali temporali, spaziali e di disponibilità. Entrare nel percorso “μετα experience“, a Palazzo Reale, ci consente di riflettere anche su questo importante tema, più che mai attuale: la digitalizzazione del patrimonio artistico, culturale, storico e la sua divulgazione.
Le opere presentate sono solo la prima di una lunga serie di opere d’arte che giungeranno dai musei di tutta la Sicilia e da collezioni private e pubbliche, alternandosi nella μετα Experience. Le collaborazioni, infatti, saranno estese di volta in volta a Istituzioni Museali, Gallerie d’Arte e anche collezionisti regionali e nazionali, che vorranno esporre le opere all’interno di spazio μετα a Palazzo Reale, dove ogni anno transitano quasi un milione di visitatori.
Il progetto, co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell’ambito di Cultura Crea, nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei onlus per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale. Forma Rei è una giovane associazione nata con lo scopo di divulgare e promuovere il valore della digitalizzazione dei Beni Culturali, che attinge all’esperienza di innovazione tecnologica della startup ARTFICIAL che ha digitalizzato negli ultimi anni oltre duemila opere d’arte creando un vero Spotify dell’arte scultorea internazionale. L’idea è semplicissima: applicare ai visitatori lo stesso processo di digitalizzazione dei beni culturali per farne comprendere il valore e le implicazioni future.
Con “μετα experience” si entra a far parte del mondo dell’arte digitale e interattiva, dove lo spazio diventa luogo di incontro tra chi fruisce (il visitatore) e ciò che è fruito (l’arte) in un dialogo mutevole, nuovo, sempre aperto. Meta experience è uno spazio democratico e al contempo intimo, dove poter fare esperienza di se stessi e con se stessi e dove il visitatore si trova immerso in una dimensione altra, vicina alla realtà, ma sospesa e quasi onirica.
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