Il cinema di primavera tra omaggi e nuove visioni

Da Jack Lemmon a Nanni Moretti ospite del Bi/Fest , fino al debutto de “Le assaggiatrici”: celebrazioni e nuove uscite animano la stagione cinematografica

Con l’arrivo della primavera, il mondo del cinema si prepara a mettersi in vetrina, presentando le nuove uscite della stagione e rendendo omaggio ai grandi autori del passato.

A Roma, il Palazzo delle Esposizioni accoglie giovani e appassionati per le celebrazioni in celluloide, con la proiezione di capolavori restaurati come A qualcuno piace caldo e La strana coppia, in occasione del centenario della nascita di Jack Lemmon. Attore tra i più versatili e amati del cinema americano, Lemmon fu un talento poliedrico, capace di sorprendere anche come jazzista, come dimostrò suonando il piano durante una pausa delle riprese di Maccheroni di Ettore Scola, accanto a Marcello Mastroianni.

Intanto, al Bi/Fest di Bari, il pubblico rende omaggio a Nanni Moretti, celebrandone i cinquant’anni di carriera con una retrospettiva che include film iconici come Ecce BomboPalombella Rossa e Habemus Papam, in programma fino al 29 marzo. «Quando realizzai Ecce Bombo con pochi mezzi e una piccola cinepresa, pensavo di aver girato un film doloroso, invece il pubblico lo trovò comico», ha raccontato Moretti. Da sempre considerato una delle voci più libere e indipendenti del cinema italiano, nel 2001 vinse la Palma d’Oro a Cannes con La stanza del figlio, mentre il suo ultimo film, Il sol dell’avvenire, continua a raccogliere consensi.

Dal 1991, insieme ad Angelo Barbagallo, Moretti gestisce con successo il Nuovo Sacher a Roma, nel quartiere Trastevere, una sala dedicata al cinema d’autore. E proprio alla sua città ha dedicato uno dei suoi film più significativi, Caro diario, un viaggio in Vespa attraverso una Roma vivace, ironica e nostalgica. «Non mi sono mai sentito investito di una missione per il cinema di qualità: faccio cinema per piacere», ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.

Il Bi/Fest si è aperto con Le assaggiatrici, il nuovo film di Silvio Soldini, ispirato all’omonimo romanzo di Rosella Postorino e interpretato dagli attori tedeschi Elisa Schott, Alma Hausen e Max Riemelt.

Ambientato nel 1943 in un villaggio tedesco vicino alla foresta che ospitava il rifugio segreto di Hitler, il film racconta la vera storia di sette giovani donne costrette dalle SS ad assaggiare i pasti del Führer, ossessionato dal timore di essere avvelenato. Una sorta di roulette russa, in un clima di costante tensione, fatto di alleanze, amicizie e patti segreti, fino a una disperata relazione tra una delle protagoniste e il capo dell’operazione nazista.

La vicenda delle Assaggiatrici di Hitler rimase sconosciuta fino al 2012, quando Margot Wölk, l’ultima superstite, rivelò la sua storia poco prima di morire, all’età di 95 anni. Il progetto cinematografico, a lungo conteso tra diversi autori – tra cui John Turturro – inizialmente era destinato a Cristina Comencini, che ha comunque collaborato alla sceneggiatura.

A partire da domani, Le assaggiatrici arriverà nelle sale, portando sul grande schermo un capitolo oscuro e poco noto della Seconda guerra mondiale.

Intanto, il prossimo 10 aprile a Parigi si terrà la conferenza stampa ufficiale del Festival di Cannes, diretto da Thierry Frémaux, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio. In quell’occasione, Frémaux presenterà anche un docufilm sui fratelli Lumière, distribuito in Italia dalla Cineteca di Bologna, che arriverà nelle sale il 3 aprile 2025

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