Fino all’8 agosto torna il festival affacciato sullo Stretto di Messina: tra gli appuntamenti un concerto di Roberto Vecchioni e un collegamento con Ken Loach.
Tocca ai direttori artistici Giacomo Farina e Franco Jannuzzi raccontarci la XXII edizione del festival promosso dall’omonima Fondazione che quest’anno decide di Scegliere il domani come tema della rassegna multidisciplinare. «Non diamo delle formule, – dice Farina –, ma all’interno di questo spazio proviamo a elaborarle grazie agli artisti: spesso sono loro ad essere visionari. Non si tratta solo di performance, ma anche del frutto di un’analisi del passato che può prevedere il futuro più nero o anche quello più luminoso rispetto alle scelte che fa l’artista; per esempio la parte dedicata all’intelligenza artificiale si sta man man verificando».
Un domani declinato con i linguaggi appartenenti alla letteratura, al cinema e alla musica, che si incrociano creando un dialogo omogeneo. Si comincia giovedì 18 luglio con la prima nazionale de I Quindici film documentario diretto da Alessandro Turchi e dedicato alla storia dei quindici mastri birrai di Messina che hanno trasformato un momento di difficoltà in un’opportunità; anche qui grazie a una scelta precisa.
Un festival che prova a sviluppare il domani, raccontando il presente. Tra gli ospiti i Radiodervish, band di world music di origine pugliese. «La definirei – continua il direttore artistico della sezione musica (con lui anche Luigi Polimeni) –, una world music moderna che sfrutta le sonorità etniche del Mediterraneo, molto elegante e anche un po’ drammatica, com’è nello stile dei cantanti libanesi. Faisal Taher sarà una special guest. Lui e Nabil (la voce dei Radiodervish, nda.) sono i cantanti palestinesi più famosi d’Italia».
Spazio poi ai progetti del territorio con il Pelorias Sea Sound curato dall’etichetta Tuma Records e Onda Pop, con i concerti di Curramore, Anet, Basiliscus P, Chris obehi e Veeble. «Si tratta di un esperimento perché il pubblico che segue Tuma Records non è il nostro e perché volevo capire il meccanismo di questi eventi ai quali noi non siamo abituati. E poi il rock originale sta sparendo ovunque motivo per cui abbiamo promosso anche la seconda edizione di Vedere la Musica, contest nazionale di videoclip con Carlo Massarini».
Un domani che si ascolta e si guarda con le sezioni dedicate al cinema curate da Franco Jannuzzi che sceglie Adriano Aprà, scomparso ad aprile, a cui verrà assegnato il Premio Horcynus Orca. A rendere omaggio al critico cinematografico, attore e saggista la proiezione del suo Circo Fellini (2011) a cui seguirà un dialogo con Stefania Parigi, Cristina Torelli e Paolo Benvenuti. «Adriano Aprà – dice Jannuzzi –, è stato un critico militante: si è battuto per attenzionare un cinema, in questo caso italiano, all’infuori dell’industria. Aprà ha messo in evidenza un cinema italiano vitale, indipendente. Ora che lui non c’è più, vogliamo proseguire questo lavoro». In programma anche un omaggio a Ken Loach con The Old Oak (2023): il regista sarà in collegamento giovedì 25 luglio. L’autore inglese potrebbe non essere l’unico regista internazionale ospite della rassegna; si parla infatti anche di Martin Scorsese di cui verrà presentato il libro Dialoghi sulla fede (La nave di Teseo, 2024) scritto con il gesuita messinese Antonio Spadaro. «Ci stiamo lavorando, – dice Jannuzzi –, ma non posso darla come notizia certa». E mentre incrociamo le dita nella speranza di sentire dal vivo la voce del regista di Taxi Driver, per citarne uno tra tutti, il calendario del festival di Capo Peloro si punteggia di eventi come: l’incontro con Daniela Weber responsabile della programmazione del Festival di Berlino, la sezione del Festival del Cinema spagnolo e latino americano, un workshop di drammaturgia condotto da Lina Prosa, i laboratori di architettura, arte e scrittura creativa e un progetto collaterale dedicato alla danza con The Bunch Festival direttamente da Biella.
E poi, infine, Roberto Vecchioni a Roccavaldina il 3 agosto alle 21.00. «Roberto Vecchioni – dice Giacomo Farina –, non ha mai abbandonato la vita reale, per chiudersi dentro la comfort zone dell’artista. Lo abbiamo scelto anche per questo motivo. E sicuramente molte delle sue canzoni riflettono questo».
Ma, prima di salutarci, qual è la forza dell’Horcynus Festival? «Il posto», dicono entrambi. Affacciati sullo Stretto.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, ad esclusione dei laboratori.
L’Horcynus Festival è organizzato da Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione MeSSInA. Con il sostegno di: MiC, Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, Università degli Studi di Messina, Comune di Messina, Città Metropolitana di Messina, ATM – Azienda Trasporti Messina, Impresa Sociale Con i Bambini.
A questo link il programma completo.