The Order: quando l’odio non basta

Uscito il 6 febbraio il film di Justin Kurzel,  in concorso alla scorsa Mostra del cinema di Venezia

1984, nel nordovest degli Stati Uniti una serie di  molteplici rapine in banca creano sempre più agitazione, i rapinatori sono un gruppo organizzato di neonazisti al seguito del carismatico leader Robert Jay Mathews ( Nicholas Hoult ). L’agente del FBI Terry Husk ( Jude Law ) scopre con chi si ha a che fare preparandosi ad affrontare dei veri e propri terroristi.

Nicholas Hoult

Ciò che il film di Justin Kurzel  fa è tenerti incollato allo schermo per 116 minuti proprio in virtù del fatto che quella che si vede è una storia vera. Vera la violenza, vera l’ideologia, vero l’obiettivo.

Tratto dal soggetto del 1989 The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt questo film affronta l’argomento cupo e triste dell’odio razziale di una chiusa comunità degli Stati Uniti. The Order era un’organizzazione di nazionalisti neonazisti esistita per breve tempo durante gli anni Ottanta.

Questo gruppo si muoveva su un’ ideologia radicata: far cadere il governo statunitense al fine di formare una nazione di soli bianchi priva di ebrei. A tal scopo le rapine avevano l’obiettivo di foraggiare un vero e proprio esercito di terroristi.  

Quando la violenza raggiunge l’apice con l’uccisione dello speaker radiofonico ebreo Alan Berg ( Marc Maron ), Terry Husk e  i colleghi Jamie Bowen  ( Tye Sheridan ) e Joanne Carney ( Jurnee Smollett ) iniziano a seguire una precisa  pista.

The Order ha tutte le premesse per un film importante, non solo per la realtà che affronta ma per il forte collegamento con l’attualità socio-politica americana di oggi, una attualità su cui questi film possono sicuramente far ragionare.

Purtroppo l’azione del film si fa troppo presente e ripetitiva trasformando questo thriller dalla forte impronta politica in autentico  action movie dove rapine ed inseguimenti nei vicoli prevaricano lasciando più spazio a questi momenti che sul significato di quello che stiamo vedendo.

Trattandosi di un caso reale non era forse il caso che le ragioni, seppur insane, di questo gruppo di fanatici terroristi venissero più approfondite, affrontate meno superficialmente? Di questi uomini percepiamo il fanatismo, l’odio, la supremazia, ne capiamo a grandi linee le spaventose convinzioni ma non si poteva forse fare di più?

L’inizio parte bene ma proseguendo si ha un cambio di rotta, tutto avviene frettolosamente e all’insegna dell’azione ed anche il finale sembra decisamente correre un po’ troppo; insomma un peccato per un film che aveva tutte le premesse di una pellicola interessante oltre alla presenza di un cast e un comparto tecnico decisamente all’altezza del compito.

Nicolas Hoult entra perfettamente nel personaggio, con il suo sguardo da bravo ragazzo funzionale in film come Giurato Numero 2 che qui lascia spazio ad un’ espressione gelida, ferma  e scaltra, totalmente prima di rimorso ed empatia. Uno sguardo estraneo agli altrui sentimenti che prosegue dritto ed imperterrito per la sua strada, quella di un villain spietato.

Jude Law è perfetto nel ruolo del poliziotto stanco e disilluso dal sistema, un uomo il cui stesso corpo è stanco e “sanguina” nel vero senso del termine con continue epistassi.  I suoi occhi  in alcune scene comunicano tutto e non c’è bisogno di grandi battute per rendere l’atmosfera più potente.

La musica di Jed Kurzel è delicata e cupa, perfettamente funzionale alle scene di azione e non del film; la fotografia di Adam Arkapaw non è da meno e regala immagini di natura incontaminata.

Jude Law

The Order è un film dalle grandi potenzialità non espresse che sicuramente affronta una storia cupa quanto vera degli Stati Uniti. Forse proprio perchè così drammaticamente vera meritevole di un’attenzione diversa.

________________________________________

The Order. Diretto da Justin Kurzel. Soggetto tratto da The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt; sceneggiatura di Zach Baylin. Con Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan e Jurnee Smollett. Musica di Jed Kurzel; fotografia di Adam Arkapaw. Casa di produzione AGC Studios, Chasing Epic Pictures, Riff Raff Entertainment e Arcana Studio. Distribuzione Prime Video.

Foto e copertina: Prime Video

Interviste
Annagrazia Marchionni

L’universo dei sogni.

A pochi giorni dal debutto sulle scene di Spazio Diamante di “Quell’ultima parata”, scritto e diretto da Fabrizio Bancale, abbiamo

Leggi Tutto »