- Questo evento è passato.
“DORIANA” al Centro Sociale Brancaleone
25 Maggio @ 19:30 – 21:00 CEST
CENTRO SOCIALE “BRANCALEONE”
25 Maggio 2024 – ore 19.45
DORIANA
PROIEZIONE MEDIOMETRAGGIO
A seguire talk, interverranno
L’attrice Caterina Gramaglia, il regista Mariano Lamberti
l’autrice Roberta Calandra, il musicista Giuseppe Ricca
Ospiti
LORENZO BALDUCCI – Attore e Content Creator
CRISTIANA DI BARTOLOMEO – Art Director
Introduce Elisa Fantinel
Ingresso Libero fino ad esaurimento posti
Un esperimento meta-filmico
Cosa succederebbe se una donna gelida e malata di controllo perdesse il lavoro? Probabilmente cadrebbe in depressione tanto da auto carcerarsi dentro casa… E se scoprisse che i social network sono un potentissimo mezzo di comunicazione, una porta da attraversare per raccontare e scoprire il suo vero io, distruggere l’idea di se stessa e quindi rinascere?
Questa è la storia di Doriana che ha fondato la sua vita sul successo nel mondo della Pubblicità. Ha imparato a venerare la Forma e la Confezione. La creazione autentica, al contrario, la disprezza e la terrorizza. Ad un tratto Doriana perde il lavoro e, per disperazione, si chiude in casa scoprendo, però, che può comunicare con il mondo attraverso i social network. Attraverso il racconto di se stessa in streaming Doriana vivrà un’esperienza esistenziale che la porterà alla distruzione di sé alla ricerca della propria autenticità. La protagonista prenderà, dunque, coscienza del momento catastrofico della sua vita e disinnescherà vecchie ruggini riuscendo finalmente a ricostruirsi e rinascere.
“Se l’arte è soprattutto cambiamento e innovazione, questo momento ne è il pretesto migliore, forse dal dopoguerra.
Questo piccolo progetto aveva subìto già di suo tante di quelle metamorfosi da fare invidia a Ovidio… nato da una chiacchierata su una spiaggia con l’amica attrice Caterina Gramaglia, partito come richiesta di un monologo comico, trasformatosi in un’intuizione più grottesca e surreale, come è nelle mie corde, giocata su di un testo letterario, era stato facile pensare a un regista come Mariano Lamberti, che sicuramente con Wilde e Dorian Gray, avrebbe avuto molta dimestichezza. Poi la vita, gli eventi, gli anni, il lasciarsi e ritrovarsi, i problemi individuali, il decollare di altri progetti, avevano fatto slittare questa realizzazione a questa Primavera, presso il teatro di Roma Cometa Off, ed è proprio ai teatri off e di qualità che innanzi tutto questo spettacolo è dedicato, così come agli artisti rimasti sottovuoto, senza mezzi, senza sogni, senza ipotesi di senso, che quanto il cibo nutrono.
La seconda dedica è per chi è rimasto solo, per chi sta cercando l’amore in forma paranoica, dove il messaggio non risposto da parte di chi desideri, il cuoricino mancato sulla chat improvvisata, la discussione a distanza, dilatata, deforme, con chi pensavi di avere con una certa sicurezza accanto, diventano echi insopportabili di un’anima che non si è forse mai ascoltata doverosamente e in un presente amniotico, distopico, iperrealista è di necessità costretta a farlo.” L’autrice Roberta Calandra 2020
Cosa accadrebbe dunque se una pièce teatrale si trovasse senza teatro? Come reagirebbe un’attrice se si trovasse senza palcoscenico? E un regista privato della sua idea di messa in scena? Nasce così l’idea di recuperare la straordinaria contemporaneità del tema e di farlo attraverso un esperimento meta – filmico che non è più teatro ma non ancora cinema.
Un perfetto mélange tra finzione e realtà, tra messa in scena e verosimile mettendo in risalto le potenzialità sia del web che del prodotto filmico.
Si ha l’ambizione di portare davanti al computer un pubblico anche ben più ampio di quello che amava acquistare biglietti per andare a teatro o fruitore di piattaforme dedicate a film e serie tv. Tra l’altro qui si vuole dare la possibilità di fruire liberamente del prodotto senza pagare nessun tipo di accesso.
Un’operazione nuova per chi è abituato a portare in scena e che l’autrice ama definire “il frutto dell’esilio”.
“Quando a dicembre 2019 Roberta Calandra mi propose di mettere in scena il suo testo Doriana grigio vana, mi piacque da subito: la storia di una donna che perde il lavoro e si auto reclude in casa comunicando con il mondo solo attraverso il social era qualcosa che mi risuonava.
A febbraio cominciamo le prime letture con Caterina Gramaglia (con cui avevo realizzato Processo a Fellinidove incarnava con potenza Giulietta Masina e la solitudine dei suoi ultimi anni di vita), e fecero la comparsa i primi decreti ministeriali, poi quando le prove cominciarono a farsi serie arrivò il lockdown e la quarantena. Il resto è storia recente.
Dopo un iniziale smarrimento e un’ovvia rinuncia a proseguire il percorso ci venne da fare il seguente ragionamento: ma lo spettacolo in fondo non parla proprio di questo, di gente chiusa in casa con i social a fare da megafono? La vita creativa ci stava chiamando con le sue coincidenze sincroniche? Ma come fare vivere la storia di Doriana e soprattutto dove? I luoghi sacri della rappresentazione dal vivo erano sigillati a data da destinarsi. Decidemmo quindi di filmarlo e di metterlo comunque a disposizione della rete.
Ma non bastava, almeno a me.
Il teatro in streaming è altro, un tentativo di estrarre vita da un corpo morto. Nel nostro isolamento da quarantena tutti noi stavamo vivendo la stessa sorte di Doriana, l’impalpabile protagonista del monologo. Spasmodicamente fagocitati dai social, ognuno teso a drammatizzare la propria esperienza, la propria quotidianità attraverso le dirette in streaming: Bingo.
Quella era la forma che cercavo: la protagonista non si rivolge più, come sarebbe accaduto in teatro ad un pubblico in carne e ossa, ma ad una platea tanto più vasta quanto immaginata, quella sconfinata del web. Doriana trova un nuovo pubblico immateriale a cui racconta la sua storia in diretta in una nuova imprevedibile catarsi, riattualizzando con il nuovo medium, la magnifica illusione di farsi messaggera di vita vera, come fa un attore a volte con fragilità, a volte con crudeltà, sul palcoscenico.
I luoghi domestici della diretta diventano la scenografia vivente del proprio psicodramma, il racconto rovesciato della propria Odissea, della sua uscita di casa per un ritorno alla realtà.”
Il regista Mariano Lamberti
“E su tutto aleggia lui, l’inarrivabile, il genio di Dorian Gray, nel suo bisogno estremo di apparire migliore, di affidare la maledizione della crudeltà seduttiva gratuita a un dipinto segreto, come segrete restano le nostre viscere, probabilmente, mentre esponiamo sorrisi estenuati, culottes ginniche, torte di crema, citazioni colte, riflessioni astrologiche agli occhi del mondo, incerti se dimostrarci coraggiosi e ironici, disperati e persi, poveri, confusi, entusiasti, ma comunque e sempre “differiti” rispetto a un Sé stordito, indistintamente, dall’assenza di funzionalità ordinarie.” Roberta Calandra
PRESENTAZIONI E FESTIVAL
Il film è stato presentato per la prima volta il 18 settembre 2020 presso la struttura della Regione Lazio Wegil a Roma. L’ospite d’onore di questa serata è stata la consigliera regionale Michela Di Biase. È stato presentato una seconda volta ad ottobre 2020 presso lo storico Cinema Azzurro Scipioni a Roma del noto regista Silvano Agosti. È stato selezionato all’interno dell’Indie Cinema Film Festival nel 2021.
Ha vinto il premio Miglior Attrice Protagonista a Caterina Gramaglia al Korea International Short Film Festival 2023, New York Women Film Fest 2023, al World Film Festival di Barcellona 2024 e allo Stardust Rome Film Festival 2024.
Ha vinto il premio come Best Covid Film al San Francisco Arthouse Short Festival 2024.
Al Colortape International Film Festival 2024 ha vinto due premi: Best Latin Lead Actor Award a Caterina Gramaglia e Best Iphone Made Film Award.
Al South Film and Arts Academy Festival in Cile ha vinto Best Lead Actress in a Feature Film per Caterina Gramaglia e Best Feature Film Made in Quarantine.
Selezionato al Kalakari Film Festival 2024 e al Lift_off Global Network 2024 di Austin.
Credits:
Doriana
Un film diretto da Mariano Lamberti
Tratto dal testo teatrale Doriana Grigio Vana di Roberta Calandra
Con Caterina Gramaglia
Direttore della Fotografia Antonio Grambone AIC – imago, Montaggio Giuliano Papacchioli
Visual Andrea Germoleo, Assistente alla Regia Valeria Ricca
Installazione Video della canzone finale Andrea Biavati
Oggetti di Scena Sophie Freitag
Musiche originali di Giuseppe Ricca e prodotte da Tony Pujia
Sound Design e Mix Audio di Tony Pujia e Marco Mattiuzzo presso lo studio T-Recs Music di Roma