A Verona, al Teatro Camploy, giovedì 17 marzo 2022 si è tenuto il terzo raduno nazionale del Sultanato dello Swing. Tanta musica e nuove nomine all’interno del “reame immaginario del ritmo”.
Un grande sipario rosso ha fatto da sfondo a Solimano Pontarollo di Casa Sakerspeare e all’Assessore alla Cultura Francesca Briani che hanno aperto la serata. Poi una voce fuori scena, con tanto di squillo di tromba ha annunciato «Sua Altezza il Sultano dello Swing! il M.o Freddy Colt».
Il Sultano si è manifestato al pubblico con la sua Orchestra Stabile dello Swing di Sanremo, formata da giovanissimi musicisti. Il primo brano eseguito è stato “È quel fox-trot” scritto dal M.o Pippo Barzizza ed eseguito in un arrangiamento d’epoca. Al temine del ritmo sincopato è avvenuta la proclamazione dell’apertura del III Swing Diwan e Il Vice Turcopiliere dello Swing Roberto Berlini, in veste di annunciatore, ha presentato il secondo brano “Baldo Baldo (Arcibaldo)” del M.o Enzo Ceragioli.
Il cantante Massimo Altomare, che nel Sultanato ha la carica di Dragomanno, e il violino del Ministro Ideologo e Pascià Francesco Giorgi hanno eseguito con l’orchestra “Addio canzoni americane” del commendatore Rodolfo de Angelis. ll Giannizzero Stefano Torre ha annunciato l’arrivo di un telegramma del Gran Visir Stefano Bollani che è stato letto al pubblico. Torre ha poi interpretato “Ripassando la lezione” di Otto e De Santis, per l’arrangiamento del sultano Freddy Colt.
Lo squillo di tromba ha preceduto l’ingresso sul palcoscenico di Sua Altezza il Padiscià Mauro Ottolini che ha preseduto alla prima investitura della serata: è stata insignita del titolo di “Begum” la cantante Vanessa Tagliabue Yorke che si è poi esibita cantato “Nebbia”, celebre slow-fox legato al nome di Caterinetta Lescano.
È stato poi insignito del titolo di “XVI Giannizzero” il clarinettista Marco Pasetto che si è esibito insieme all’orchestra con il brano “Passeggiando per Brooklyn” di Gualdi.
Sul palcoscenico si è quindi esibito Mauro Ottolini, cantando il brano “Il dritto di Chicago” di Fred Buscaglione con l’arrangiamento dello stesso Ottolini.
Al termine dell’esecuzione è stato insignito del titolo di “Caimacano della Stampa” il fine conoscitore Giampaolo Rizzetto, presentato al pubblico dal collega e amico il Serraschiere Enrico de Angelis. Quindi abbiamo potuto nuovamente ascoltare Vanessa Tagliabue York che ha cantato una particolarissima interpretazione di “Brava” sotto la direzione del M.o Ottolini.
Rispetto alle altre investiture finora conferite, il beneamato Sultano non ha posto in testa un Fez o, per le donne, un diadema con la veletta, ma si è prodigato ad insignire Beatrice Zuin del titolo di Odalisca di palcoscenico mediante il conferimento di una cavigliera. Per festeggiare la proclamazione, il giannizzero Stefano Torre ha eseguito il ritmo lento “Colpevole” di Fasano-Grottoli-Vaschetti per la riduzione ritmica di Felice Reggio.
Petra Magoni, insignita del titolo di Begum, ha cantato alcune canzoni accompagnata al pianoforte dal M.o Andrea Dindo. Il concerto si è concluso con l’interpretazione di “Legata ad uno scoglio” di Luttazzi cantata in duo da Massimo Altomare e Petra Magoni con l’Orchestra stabile dello Swing diretta dal nostro beneamato Sultano.