Domenica 23 aprile al Teatro di Villa Lazzaroni il Patrizio Destriere Quartet ha eseguito un omaggio al Maestro Ennio Morricone
Il Patrizio Destriere Quartet (composto da Claudio D’Amato al pianoforte, Dario Piccioni al contrabasso, Giampaolo Scatozza alla batteria e Patrizio Destriere al sassofono) ci ha accompagnati alla scoperta della musica del Maestro Ennio Morricone.
Il concerto si è aperto con le musiche per il film del 1969, diretto da Giuseppe Patroni Griffi, Metti una sera a cena. Il viaggio è poi proseguito con una suite dal film Nuovo cinema paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore: qui più che mai le musiche evocavano la pellicola, e il passaggio da un motivo all’altro ricordava le varie parti della storia.
Sulle ali della musica, siamo passati dalla terraferma alle profondità dell’oceano con La leggenda del pianista sull’oceano: film del 1998 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco. Tra i brani abbiamo potuto apprezzare anche quello che il protagonista eseguì per l’incisione discografica. Ci siamo tutti commossi.
Siamo poi tornati a Roma con la commedia all’italiana. Ennio Morricone realizzò le musiche per il film d’esordio come regista di Carlo Verdone Un sacco bello: qui si è deciso di presentare il brano con alcuni frammenti dei dialoghi del film.
Ma tra le collaborazioni di Ennio Morricone con il cinema certamente una delle più fortunate è stata quella con Sergio Leone nel film Il buono il brutto e il cattivo del 1966: pellicola che ha inaugurato il genere cinematografico dei cosiddetti “spaghetti western”.
Rimanendo nel nuovo continente, e nella regia di Sergio Leone, è stata poi eseguita una suite dal film C’era una volta in America. Altra storia che pone un rapporto diretto tra Stati Uniti e Italia è la vicenda Sacco e Vanzetti immortalata nel film omonimo del 1971 diretto da Giuliano Montaldo. Abbiamo potuto sentire il brano Here’s to You, un vero e proprio inno alla libertà e alla giustizia.
Nel racconto di questo concerto ci siamo voluti soffermare sui brani eseguiti per meglio far comprendere le scelte artistiche dietro il “quadro” che è stato fatto intorno alla figura di Morricone. Il Patrizio Destriere Quartet non si è voluto fermare ad un periodo in particolare o ad un genere cinematografico specifico. Si è scelto di dare una panoramica generale sul grande autore sia in termini temporali che di varietà stilistica.
L’esecuzione dei vari brani è stata interessante e suggestiva. Utilizzando la dinamica della jam session, veniva dapprima proposto il motivo musicale e poi i vari strumenti, volta per volta, avevano modo di presentarsi al pubblico singolarmente con la loro improvvisazione.
La figura di Ennio Morricone ci ricorda il ruolo tutt’altro che marginale che la musica può avere con il cinema. Alcune note, o anche solo alcuni suoni, possono essere già identificativi di una pellicola e della sua storia. Patrizio Destriere ha saputo non solo con la musica, ma anche con le parole, attraverso le sue spiegazioni, guidarci in questo viaggio tra suono e immagini.