Intervista al direttore artistico del Pigneto Film Festival, Andrea Lanfredi

E’ in corso il Pigneto Film Festival – ideato da Simone Vesco e Andrea Lanfredi Direttore Artistico – manifestazione cinematografica che raccoglie tutti gli appassionati di cinema in cinque diverse location del Pigneto, uno dei punti più ferventi della movida capitolina. Lo storico quartiere della Capitale inoltre è sempre stato un set cinematografico naturale, molto amato da grandi e indimenticati registi (Dino Risi, Visconti, Pasolini, Rossellini).

Dal 18 al 24 giugno si sono accesi dunque i riflettori sul quartiere noto per la sua Storia e particolarità, con la rassegna dedicata alla cinematografia italiana e internazionale, prodotta ed organizzata da Preneste Pop e Waldo Event Network. Il Festival porterà per il sesto anno cinque giovani filmmaker nella Capitale; Lucrecia Cisneros Rincón (Venezuela), Julia Shuvchinskaya (Russia), Sergiy Pudich (Ucraina), Josh Brown (Gran Bretagna) e Ariane Doehring (Germania) saranno i protagonisti di quest’edizione.

Uno dei principali eventi dell’estate romana 2023: il cinema di quartiere con uno sguardo sul mondo

Gli artisti avranno a disposizione sei giorni, 144 ore, un tema specifico da rispettare e il quartiere nel quale ambientare i loro lavori. I prodotti realizzati verranno poi visionati e giudicati da una giuria tecnica che decreterà il cortometraggio vincitore nella serata di sabato 24 giugno. La giuria sarà composta dall’attrice e produttrice Federica Luna Vincenti, dalla blogger e conduttrice radiofonica Daniela Collu, dall’attore Antonio De Matteo, dal regista Fabio Mollo, dalla casting director Chiara Natalucci, dall’attrice e content-creator Ludovica di Donato, dal regista e cofondatore di Halibut film Matteo Quarta e dallo sceneggiatore Federico Fava.

L’importanza dei quartieri, dei territori:
Come ci ha ricordato durante l’intervista lo stesso Andrea Lanfredi, Direttore Artistico, “questo progetto si può fare ovunque per valorizzare i giovani talenti e il nostro territorio. Tutti i quartieri d’Italia hanno qualcosa da raccontare”.

Non solo kermesse, non solo contest: un ricco cartellone di eventi partecipati

Il Pigneto Film Festival è un evento pregiato e partecipato con anche incontri d’autore, realizzati grazie alla direzione artistica dello scrittore Mattia Zecca, che riempiranno di autori, autrici, scrittori, registi e attici ed attori l’isola pedonale del Pigneto (la zona Buseto) dal 20 al 23 giugno.
Sono presenti le anteprime italiane, tra cui l’attesissimo docu-film “Are Your Eyes Nicely Open?” di SJ van Breda, il documentario “Ultima Generazione” di Riccardo Pittaluga e “Contactless” di Matteo Cianci. Inoltre, con la collaborazione del Premio Lux, verranno proiettati film vincitori di festival internazionali, come “Alcarràs” di Carla Simón, vincitrice dell’Orso d’oro a Berlino, “Triangle of Sadness” di Ruben Östlund, Palma d’Oro al 75° Festival di Cannes, e “Close” di Lukas Dhont, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria sempre a Cannes 75. Tutti rigorosamente gratuiti al Cinema Aquila.

L’arte, il cinema e i temi sociali:

“Un giusto tempo lasciato all’ambiente per rigenerarsi”. Questa edizione si conferma molto attenta ai temi sociali, al rispetto per l’ambiente ed alla sostenibilità ambientale; anche le nostre pratiche quotidiane hanno un impatto significativo sull’ambiente, lottare contro l’inquinamento, prendere provvedimenti drastici in tema di emissioni nocive e produzione di rifiuti, attivare circoli economici virtuosi e improntati all’innovazione ed al futuro. Il Festival dunque ospiterà per il secondo anno la Green Zone, un’intera sezione dedicata alla lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze. Grande attenzione per temi decisamente caldi. Tra i titoli di quest’anno ci sono “Io, Tevere – Le radici del mare”, un film con Marco Spinelli e Roberto D’Amico, in cui la bellezza del fiume viene riscoperta e gli orrori che subisce denunciati. “Aria prima” di Gaetano Mangia e Luca De Paolis, “An Irish Goodbay” di Tom Berkeley e Ross White, vincitore del Premio Oscar 2022 e “Tre volte alla settimana” di Emanuele Vicorito, vincitore del festival Alice nella città edizione 2022.

Abbiamo raggiunto Andrea Lanfredi, Direttore del Pigneto Film Festival e Simone Vesco, ideatore del Festival:

Direttore Lanfredi, come sarà articolato il Festival, quest’anno?

Il festival si svolge su due binari paralleli, il concorso e il fuori festival. Il concorso prevede la gara tra cinque registi stranieri che creano un contenuto inedito, un corto realizzato durante la settimana del festival con attori selezionati da loro e il tema è il cerchio della vita, gli attori vengono selezionati dai registi stessi che provengono da diversi paesi del mondo, Venezuela, Russia, Ucraina, Gran Bretagna, Germania, e la mattina del 24 giugno verranno giudicati da una giuria di esperti, tra cui l’attrice e produttrice Federica Luna Vincenti, l’influencer Daniela Collu, l’attore Antonio De Matteo, il regista Fabio Mollo, la casting director Chiara Natalucci, l’attrice e content creator Ludovica di Donato, il regista e cofondatore di Halibut film Matteo Quarta e lo sceneggiatore Federico Fava.. Poi non mancano gli incontri d’autore e le mostre. Inoltre anche in questa edizione torna la sezione Green Zone, importante per noi perché trattiamo progetti a tematica ambientale. Quest’anno avremo titoli molto interessanti tra cui Io, Tevere – Le radici del mare, un film con Marco Spinelli e Roberto D’Amico, in cui l’obiettivo è la promozione di una cultura ambientalista, la riscoperta delle bellezze del fiume e la denuncia degli orrori che subisce. Segnaliamo con orgoglio anche il cortometraggio vincitore del Premio Oscar 2022, An Irish Goodbay di Tom Berkeley & Ross White, mentre Tre volte alla settimana di Emanuele Vicorito ha vinto Alice nella città 2022.

A proposito di Green Zone, perchè avete scelto di affrontare il tema del rispetto dell’ambiente, della sostenibilità, tema attualissimo e caldo?

Simone Vesco, ideatore del Pigneto Film Festival: Perchè gli altri festival che parlano di ambiente e poi si fanno sponsorizzare da ENI fanno solo green washing, noi invece vogliamo essere reali ed affrontare il problema con quelle realtà che non si sporcano con le grandi multinazionali che sono le prime referenti del cambiamento climatico.

Parliamo del Pigneto, storico quartiere della Capitale, set naturale cinematografico per molti grandi registi quali Rossellini, Dino Risi, Pasolini, una zona di grande valenza ed importanza. Perchè lo avete scelto?

Andrea Lanfredi: E’ una bella domanda, innanzitutto noi siamo dei fuori sede, non siamo nati a Roma, ci siamo arrivati per studio e per lavoro. Al Pigneto ci siamo capitati per caso e personalmente – nel mio caso – non è stato amore a prima vista, perchè la prima volta che ho messo piede al Pigneto ho visto subito cose che non andavano. Poi, successivamente, l’ho guardato con altri occhi, l’ho “guardato” con alcune persone che al Pigneto ci vivevano e che me lo hanno fatto conoscere in un’altra maniera e da lì mi sono completamente innamorato di questo quartiere; è una zona che offre e che da molto, è una realtà “magica”, sembra che il tempo si fermi all’interno del quartiere, è un’isola felice. E proprio perchè noi abbiamo trovato in questa zona bellezza e positività, abbiamo voluto investire su questo quartiere con il Festival ed abbiamo deciso di farlo raccontare ogni anno da cinque registi stranieri che non avevano mai visto questa zona di Roma e che quindi potevano vederlo e avrebbero potuto raccontarlo con un occhio “nudo”, con occhio neutro. Questo è quello che abbiamo voluto e desiderato fare per il Pigneto e che continueremo a fare anche in futuro.