“Infinity” in mostra al Chiostro del Bramante

La mostra di Michelangelo Pistoletto al Chiostro del Bramante mette in luce i temi affrontati dall’artista nell’arco della sua lunga carriera

“Infinity” è un viaggio intorno alla contemporaneità più immaginifica che a momenti si riduce a una realtà mix and match di giochi artistici intavolati senza orizzonti limitanti. La mostra d’arte è firmata dall’artista Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933), visitabile dal 18 marzo fino al 15 ottobre 2023 a Roma. Il percorso narrativo è stato collocato all’interno dell’angolo del rinascimentale Chiostro del Bramante, raffinato per sua natura, qui ne beneficiano i progetti curati da Danilo Eccher e prodotti da DARTChiostro del Bramante.

Michelangelo Pistoletto, Love Difference (2023)

La mostra è un passaggio propulsivo nelle stanze adibite a custodire le tracce di una produzione tradizionale nel panorama di oggetti ma non nella loro disposizione. Con il racconto delle audioguide opera per opera, dalle storiche alle più recenti, partendo dal 1962 e arrivando al 2023, ci si proietta in un’esperienza impressiva che spazia dentro la poetica e i tanti mondi di uno dei maestri di un’arte che essenzialmente è povera. È un’arte disadorna di pratiche stilistiche collaudate da ambizioni laboriose. 

Il benvenuto lo da uno specchio parlante al quale non ci si può avvicinare troppo perché intima di indietreggiare, invitando al caos, all’irrazionalità di barriere che non esistono, almeno per il tratto che unisce la prima stanza della mostra all’ultima. Dopodiché stracci e bollitori si accodano in cerchio come fossero chissà quale invenzione fuori dal comune, i primi a fare da pubblico festoso per i secondi che danno forma a musicisti in erba durante il loro concerto di successo. Sempre se per successo s’intende un’effettiva espressione di gradimento sulla bocca del visitatore, il quale ha nelle mani le sorti di queste composizioni estrose che non mancano di significati provenienti dalle cose semplici, dalla vita ordinaria, ricorrente. 

La sala più vistosa è di sicuro quella blu rivestita dalle parole “Love Difference”, le quattordici lettere dai contorni rossi sono stampate in gigantografia su di esse. La differenza è ricchezza è in modo chiaro il concetto cardine attorno cui girano le idee pulsanti di Infinity. Sulle pareti si può scrivere con un pennarello bianco qualsiasi cosa, a malapena rimane lo spazio per aggiungere un pensiero, una frase. Da nazioni differenti si ritraggono messaggi differenti, niente di ricercato, attira la voglia di diffondere solidarietà e familiarità che sia di sangue o meno. La stanza è tanto incisiva quanto moderatamente elaborata se non per le sedie forgiate da tappezzerie ornate da ogni zona del Mediterraneo.

La “Venere degli stracci” è l’opera più famosa. Molti ricordano che, poco tempo fa, la versione originale risalente al 1967 esposta a Napoli in Piazza Municipio, prese fuoco. Si trattò di un incidente causato da una sigaretta rimasta accesa nelle vicinanze. Era un’opera “indifesa”, ha spiegato Pistoletto: “Quasi una vita in mezzo alla vita degli altri”.
L’opera al di là di dove sia posta battezza il fragile riflesso della degradazione del consumismo, rappresentato nuovamente da stracci, forse il bene umile per eccellenza, in una società che contrariamente spinge all’ossessione del riacquisto compulsivo di beni privi di un fine reale, alimentando l’insoddisfazione e l’infelicità dell’individuo.  

Sulla scala interna del Chiostro compare luminoso l’annuncio programmatico Love Difference–neon (2005 – 2023), composto da venti scritte al neon in lingue diverse. L’opera fu presentata per la prima volta in occasione della Biennale di Venezia, quando l’artista ricevette il Leone d’oro alla carriera. A ripetizione ritorna la necessità di rammentare che somigliarsi sì è bello ma è nelle differenze che ci si può arricchire. 

Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci (2023)

Le installazioni richiamano subito il click della fotocamera del telefono. Oltre alle foto che instancabili sentiamo di dover collezionare, ritornano a mente colori e schizzi di invettiva che non dispiacciono e piacciono nei limiti in cui si riesce a intendere ciò che vogliono dire. Il resto va scoperto affidandosi alla racconto di visioni artistiche ammirevoli.

INFINITY. Michelangelo Pistoletto L’arte contemporanea senza limiti. A cura di Danilo Eccher

Orari di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00  Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00. Fino al 15 ottobre 2023

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