Captains of The World, i Mondiali raccontati da dentro gli spogliatoi

Tutti i Capitani di Qatar 2022 riuniti in una docuserie tra le migliori mai fatte sulla storia della competizione più famosa del mondo.

Dopo diversi anni dall’avvento rivoluzionario della Netflix, regina delle piattaforme streaming, possiamo affermare con cognizione di causa che i suoi migliori prodotti sono le docuserie. SanPa, Vatican Girl, Turning Point, Wanna, Wild Wild Country, sono solo alcuni dei titoli che hanno riscontrato grande successo nel nostro paese e nel mondo. Nella narrazione storico-documentaristica crime e/o sportiva gli autori della N scarlatta danno il meglio di loro, come ne Il caso Alex Schwazer e The Last Dance.

Captains of World è il risultato non solo di un’attenzione mediatica folle attorno all’evento sportivo più visto della storia (1.5 miliardi di spettatori solo per la finale, da aggiungere agli 88mila presenti allo stadio), ma al lavoro di cooperazione tra FIFA, Netflix e le Nazionali.

In più gli autori, per costruire questo tipo di racconto interno contemporaneo all’evento sportivo, si sono ispirati alla serie di punta della rivale PrimeVideo, All or Nothing. L’originalità e la differenza con la serie di Amazon toccano diversi aspetti narrativi: su tutti, l’artisticità ricercata del racconto Netflix a dispetto della mera funzione di cronaca interna di Prime.

Leo Messi

La miniserie si articola in 6 puntate da circa 45 minuti in cui sono presenti i maggiori protagonisti della coppa del mondo, dai protagonisti finali Messi e Mbappè ai capitani all’ultimo ballo, Cristiano Ronaldo e Modric. Nonostante infatti si chiami letteralmente “Capitani del Mondo” con interviste per lo più di coloro che portano la fascia delle rispettive compagini nazionali, ci sono delle deroghe per coloro che sono stati protagonisti e testimoni oculari dell’eccezionalità dei momenti che solo la Coppa del Mondo garantisce.

Storie di calcio ma non solo. Perché come disse José Mourinho “Chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio“. Men che meno per un evento come il Mondiale in cui si mostrano le identità complete dei popoli partecipanti. E dunque si sentiranno le testimonianze di Simon Kjaer, capitano danese che salvò dalla morte il suo compagno Christian Eriksen, tornati di nuovo in campo con la Danimarca con la maglia total black in segno di protesta per il mancato rispetto dei diritti umani del governo qatariota.

Oppure il racconto del capitano iraniano Ehsan Hajsafi, il cui rifiuto, insieme a quello dei compagni, di cantare l’inno della dittatura degli ayatollah è stato un grido di libertà. E così Koulibaly nato e cresciuto tra Senegal e Francia ha spiegato la solidarietà dei paesi centroafricani. Africa che ha avuto il più illustre rappresentante nella sorpresa Marocco, prima squadra del continente a centrare la semifinale mondiale.

Per chiudere, la storia dell’Argentina per la prima volta senza Maradona, ma con un Messi trascinatore ed erede al trono di Buenos Aires.

La serie Captains of The World è stata prodotta in collaborazione tra Netflix, Fulwell 73 e FIFA+. Nel cast tra gli altri figurano: Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Kylian Mbappé, Harry Kane, Roman Saiss, Luka Modric, Lionel Scaloni, Thiago Silva, Gareth Bale, Simon Kjaer, Kalidou Koulibaly.

Cinema & TV
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