Barbra, una stella per sempre. Auguri alla voce d’America

“80 anni recitando e cantando in più di sessanta film, in alcuni anche come regista, “Barbra Streisand ottanta candeline e una vita da star hanno titolato i giornali di tutto il mondo. Un’icona globale, cresciuta in una famiglia ebrea a Brooklyn,  una di quelle rare creature che hanno dominato il palcoscenico e lo schermo per sei decenni.

La newyorkese che come Woody Allen contesta garbatamente ma poi neanche tanto, visti i suoi “pensieri” sulle donne ma come lui ama New York, tant’è che molti dei suoi film non a caso, sono ambientati nella cara vecchia mela. Vedi e “rivedi” Come eravamo, dove recita il ruolo di una contestatrice a favore dei più deboli, innamoratissima del bel Robert Redford e poi nello scrigno dei ricordi, capolavori come Hello Dolly per la regia di Gene Kelly, fino a Ma papà’ ti manda sola ed E’ nata una stella. Yantil che segnò il suo debutto nella regia e ancora Nuts (Pazza), ignorato malgrado i favori del pubblico e della critica dagli Oscar che non le perdonava in verità la sua totale insofferenza verso il  sistema. A questa “breve” (per ragioni di spazio) lista di successi non possiamo non ricordare Funny Girls  diretto nel 1968 da William Wyler accanto all’affascinante Omar Sharif, reduce dal successo del Dottor Zivago, liberamente ispirata alla vita e alla carriera dell’attrice Fanny Brice,  ruolo che la  lanciò nel mondo dello star stystem gia cinque anni prima a Broadway.

Una voce che ha stregato il mondo tanto da essere ribattezzata la voce d’America, una vita lunga e piena di successi con decine di milioni di dischi venduti come People e Woman in Love e tanti musical rimasti nella storia di Broadway. Vincitrice di due premi Oscar, sei Emmy Award, undici Golden Globe, dieci Grammy Award, due David di Donatello, incidendo più di trenta album diventati in sessant’anni di carriera dischi di platino, la Casa del Cinema di Roma fino al 14 maggio gli rende omaggio con una mostra dal titolo Barbra Streisand Movies,firmata da Teatroantico a cura di Giulio D’Ascenzio ed Elisabetta Centore.  Il sottoscritto invece la ricorda fra le tante fatte, con l’intervista fatta a Los Angeles in occasione dell’anteprima mondiale di Nuts, quando di domenica la raggiunsi al Beverly Hills Hotel con tutti i negozi chiusi dove mi presentai, rischiando l’arresto, con un mazzo di azalee dal gambo lungo letteralmente rubate da un parco cittadino. Lei li gradì, si diverti moltissimo, ritrovando il sorriso e regalandoci la promessa di venire presto in Italia.

Barbra Streisand